Alain Daniélou: differenze tra le versioni

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*A partire dal II millennio lo [[Shivaismo|Śivaismo]] viene gradualmente assorbito nella religione vedica ariana. Ne derivano da un lato l'[[Induismo]] ulteriore, dall'altro la religione micenea e greca. Tuttavia lo Śivaismo resiste a questa fusione e lo vediamo ricomparire periodicamente nell'antica forma in India come nel Dionisismo ellenico, e più tardi in numerose sette mistiche o esoteriche sino ai tempi moderni. (p. 27)
*Śiva risiede nelle montagne e nelle foreste; là c'è il presentimento della misteriosa presenza e là, in caverne e luoghi isolati, gli si erigono santuari e gli si recano offerte. (p. 49)
*Il simbolo di Śiva è il ''[[linga|Liṇga]]'' o fallo. In effetti il sesso è l'organo misterioso mediante il quale il principio creatore si manifesta dando la nascita a un nuovo essere. E quindi l'organo mediante il quale il principio creatore è rappresentato visibilmente nelle singole specie. Lo sperma, che contiene in potenza tutta l'eredità degli antenati, la razza e le caratteristiche genetiche del futuro essere, è chiamato ''bindu'' (punto limite). In realtà è il passaggio infimo e misterioso tra non-essere ed essere. Il sesso è quindi l'organo attraverso il quale si stabilisce una comunicazione tra l'uomo (o l'animale o il fiore) e la forza creatrice che è la natura del divino. È il tipo stesso del simbolo. (p. 52)
*Śiva, dio delle popolazioni preariane, rimarrà la loro divinità preferita, anche dopo che queste saranno state asservite e ridotte allo status di caste artigianali in un mondo dominato dagli invasori ariani. (p. 64)
*Rudra (l'Urlatore), Śarva (l'Arciere), Ugra (il Terribile) e Asani (la Folgore) sono gli aspetti distruttori di Śiva. Bhava (il Principio), Pāśupati (il signore degli animali), Mahādeva (il Grande Dio) e Īśāna (il sovrano) i suoi aspetti benevoli. (p. 66)