Sergej Hessen: differenze tra le versioni

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==[[Incipit]] di ''Autobiografia''==
Sono nato il 16 [[agosto]] del 1887 a Ist-SiJssolsk, oggi Socetivkar capitale della Repubblica autonoma di Komi, dove mio [[padre]] si trovava in esilio. Scontato che l'ebbe, avevo tre anni quando mi prese con sé, separandomi da mia [[madre]], Anna Makarova, che non ricordo. A cinque sei anni, poi, allorché prestava servizio al Tribunale provinciale di Tula, mi collocò presso la [[famiglia]] della sua futura [[moglie]], Anna Stein, nata Gruber, che si era separata dal [[marito]], da cui aveva avuto tre [[Figlio|figli]] maschi, e che, in attesa della separazione formale, abitava ad Odessa, sua [[città]] natìa.<br>Fui allevato, così, fino a che non ebbi compiuto il ginnasio, insieme con questi miei futuri fratellastri, dei quali il minore, Semino, aveva la mia età, e gli altri due erano rispettivamente di un anno e mezzo e di due anni e mezzo più grandi di me.
 
==''La pedagogia russa del XX secolo''==
*La [[scuola]] non deve limitarsi all'istruzione, ma deve appoggiarsi su due colonne, il [[lavoro]] intellettuale e il giuco [[Educazione|educativo]]. (p. 67)
*La [[pedagogia]] deve offrire all'educatore i metodi di ricerca delle cause sociali dell'arretratezza mentale o d'altro genere dei bambini, e anche fornire i mezzi coi quali la [[scuola]] possa superare («compensare») l'influenza negativa dell'ambiente. (p. 72)
*La vita psichica dell'[[uomo]] ricorda per il suo sviluppo e per la sua struttura, la struttura della corteccia terrestre; essa cioè è formata di strati sovrapposti l'uno sull'altro. (p. 73)
 
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===Citazioni===
*{{NDR|Romanticismo}} La [[verità]] scientifica o giuridica, non è avulsa, ma è inserita nello "spirito sostanziale" della nazione. Benché la verità sia obiettiva in quella misura che appartiene alla realtà storica, essa è eterogenea e non universale, è legata alla vita e non è neutrale né autonoma, dipende dalla nazione che la sceglie e dal suo "destino storico". (p. 19)
*L'[[uomo]] è un essere vivente che non soltanto è organicamente legato al suo ambiente biologico, ma che, oltre a ciò, crea un rapporto con il mondo quale totalità: un essere dunque che è in grado di avere una visione del mondo. (ppp. 23-24)
*La differenza tra la [[propaganda]] e l'[[istruzione]] viene spesso così definita: la propaganda impone all'uomo ciò che deve pensare, mentre l'istruzione insegna all'uomo come dovrebbe pensare. (p. 59)
*La [[propaganda]] è calcolata per una produzione di serie, e l'uomo è per essa una particella della folla, non una personalità che possiede un valore insostituibile. (p. 60)
*L'[[educazione]] al servizio dello Stato, l'istruzione del cittadino costituisce un dovere necessario ed importante di ogni educatore. (p. 62)
*La [[pedagogia]] diventa filosofia applicata, persino quando tenta di negare la sua dipendenza dalla filosofia. Perché, infatti, questa negazione si basa su una dottrina positivista o organica, e non unicamente ed esclusivamente sulla concezione del mondo. (p. 65)
*Quanto più la [[pedagogia]] teorica, tramite l'assimilazione di atteggiamenti altrui, arricchisce la concezine del mondo che la definisce, quanto più cerca di comprendere la profondità della vita spirituale e astenersi da soluzioni premature, tanto più allarga i suoi orizzonti spirituali e tanto di più diventa pedagogia filosofica. (p. 66)
*L'[[istruzione]] è lo sviluppo dello spirito soggettivo nel tempo, essa scopre nel soggetto leggi sempre più proprie dei settori autonomi dello spirito obiettivo e perciò la [[pedagogia]] costituisce quasi l'embriologia dello spirito. (p. 83)
*L'[[istruzione]] deve conservare i suoi propri diritti di fronte alla vita, ma la [[scuola]] deve trasformarsi da un astratto istituto d'insegnamento in un concreto istituto d'istruzione. (p. 122)
*L'[[umanesimo]] va cercato non nello svago (od ''otium'') o nell'evasione, ma nel lavoro e nella riflessione sul presente.
*Sappiamo che l'attuale meccanizzazione del lavoro provoca spesso la sua qualificazione, ben sentita da Kerschensteiner, creatore appunto della teoria della sintesi tra l'istruzione generale e quella professionale, quale ombra che andava sempre più oscurando la sua concezione pedagogica. (p. 145)
*L'istruzione professionale dovrebbe, secondo lui {{NDR|[[Georg Kerschensteiner]]}}, rifiutare nettamente il dominio assoluto del principio dell'utile ed il mestiere dovrebe essere invece considerato come mezzo di formazione interiore dell'allievo o di autosviluppo della personalità. (p. 145)
*La [[scuola]] elementare di [[John Dewey|Dewey]] e la scuola professionale di [[Georg Kerschensteiner|Cherschensteiner]] sono l'antecedente immediato del risorgere, nella pedagogia contemporanea, dell'ideale [[Umanesimo|umanistico]] dell'istruzione. (p. 145)
*La [[borghesia]] ha cessato di essere la rappresentante di tutta la società e ai suoi intressi economici si contrappongono ormai allo sviluppo delle forze produttive della società stessa. (p. 236)
*La [[borghesia]] è diventata un parassita sul corpo della produzione socializzata. (p. 237)
 
==Bibliografia==
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[[Categoria:Pedagogisti russi|Hessen, Sergej]]
[[Categoria:Scrittori russi|Hessen, Sergej]]