Mistica: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Donluca (discussione | contributi)
+1
Eowyn (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 4:
 
*Colui che giunge alla coscienza della vita spontanea che si manifesta negli spiriti individuali è un mistico. Sia pure artista, filosofo, uomo di armi, poeta: purché non attribuisca a se stesso la propria creazione, egli è un mistico. ([[Giuseppe Prezzolini]])
*E' proprio perché possiedo qualche cognizione nel campo del misticismo che non mi piacciono i mistagoghi. I veri mistici non nascondono i misteri, mentre quelli falsi ammantano tutto di segretezza e di oscurità, e quando si scopre la realtà sottostante, si verifica che è una banalità. ([[Gilbert Keith Chesterton]])
*Fra tutti coloro che cercano, soltanto il mistico ha trovato, ma, prezzo di un favore così eccezionale, non potrà mai dire che cosa, benché egli abbia la certezza che conferisce unicamente il sapere incomunicabile (il vero sapere insomma). La strada sulla quale egli vi inviterà a seguirlo sbocca su una vacuità senza uguali ma, ed è questa la meraviglia, una vacuità che vi colma, poiché si sostituisce a tutti gli universi aboliti. Ciò di cui si tratta in questo caso è un'impresa, la più radicale che sia stata tentata, per ancorarsi in qualcosa di più puro dell'essere o dell'assenza dell'essere, in qualcosa di superiore a tutto, perfino all'assoluto. ([[Emil Cioran]])
*I mistici sono per il popolo cristiano come gli esploratori che entrarono per primi, di nascosto, nella Terra promessa e poi tornarono indietro a riferire ciò che avevano visto per incitarli ad attraversare il Giordano. ([[Raniero Cantalamessa]])