Problema dell'esistenza di Dio: differenze tra le versioni

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André Frossard (qui da Dio: è il titolo di un libro)
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*Credo nel sole, anche quando non splende; credo nell'amore, anche quando non lo sento, credo in Dio, anche quando tace. ([[Zvi Kolitz]])
*Dico dunque che questa proposizione, "Dio esiste", è in se stessa e di per sé evidente, perché il predicato s'identifica col soggetto; Dio infatti è il suo essere: ma siccome noi ignoriamo l'essenza di Dio, per noi non è evidente, ma necessita di essere dimostrata per mezzo di quelle cose che sono a noi più note, [...] cioè mediante gli effetti. ([[Tommaso d'Aquino]])
*Dio esiste: io l'ho incontrato. ([[André Frossard]])
*Dio, se c'è, è nascosto. Se esiste, da sempre gli uomini sono costretti a cercarlo a tentoni. E non sempre la loro ricerca ha uno sbocco, ottiene un risultato. Positivo o negativo che sia. C'è da meravigliarsi e diffidare da coloro che affermano di non avere difficoltà a credere. Forse (com'è stato detto) è perché non hanno ben capito di che cosa si tratta. La disperante esperienza umana è che nessuna divinità fa capolino da dietro le nuvole. Il cielo e la terra tacciono. Ma, se un dio esiste, non si nasconde solo dietro il silenzio della natura. Si cela anche dietro la realtà del male degli innocenti che sembra accusarlo senza possibilità di difesa; dietro la molteplicità delle religioni. In queste, dietro le difficoltà delle tante "scritture sacre", Bibbia compresa. Se c'è, si nasconde pure dietro gli scandali delle chiese; dietro gli errori e le incoerenze proprio di coloro che dovrebbero testimoniarne con la vita stessa l'esistenza. ([[Vittorio Messori]])
*Dunque qualcosa di cui non può pensarsi nessuna cosa maggiore esiste in modo così vero che non si può pensare non esistente. E questo sei tu, o Signore Dio nostro. ([[Anselmo d'Aosta]])