Ivan Illich: differenze tra le versioni

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*Colui che pretende un posto su un veicolo più rapido sostiene di fatto che il proprio tempo vale più di quello del passeggero di un veicolo più lento. (citato in ''Arpa Campania'' n. 1, Napoli 2010)
 
==Senza fonte==
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*Al momento della [[morte]] spero di essere sorpreso.
*Dobbiamo riscoprire la distinzione fra [[speranza]] e aspettativa.
*Non c'è distanza più grande di quella tra un uomo che prega e [[Dio]].
 
==''Descolarizzare la società''==
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*L'americano tipo dedica ogni anno alla propria auto più di 1600 ore: ci sta seduto, in marcia e in sosta; la parcheggia e va a prenderla… lavora per pagare la benzina, i pedaggi… l'assicurazione, il bollo, le multe… investe queste 1600 ore per fare circa 12.000 chilometri: cioè appena sette chilometri e mezzo per ogni ora. Nei paesi dove non esiste un'industria del trasporto, la gente riesce a ottenere lo stesso risultato andando a piedi dovunque voglia, e il traffico assorbe dal 3 all'8 per cento del tempo sociale, anziché il 28 per cento.
 
==''Per una storia dei bisogni''==
*[...] l'[[istruzione]] forzosa spegne nella maggioranza delle persone la voglia di imparare per proprio conto [...]. (''Invece dell'istruzione'', p. 106)
*Io credo che l'abolizione dell'istruzione scolastica sia divenuta inevitabile e che tale fine di un'illusione dovrebbe colmarci di speranza. (''Invece dell'istruzione'', p. 107)
*Decenni di fede nella scolarizzazione hanno tramutato il sapere in una merce, un prodotto commerciabile di tipo speciale. Oggi lo si considera un bene di prima necessità e, contemporaneamente, la moneta più preziosa di una società. (La trasformazione del sapere in merce si rispecchia in una parallela trasformazione del linguaggio. Parole che un tempo avevano funzione di verbi stanno diventando sostantivi che indicano possesso. Sino a non molto tempo fa «abitare», «imparare», «guarire» designavano delle attività: oggi si riferiscono di solito a delle merci o a dei servizi da fornire. Parliamo di industria edilizia, di prestazione di assistenza medica; nessuno pensa più che la gente sia in grado di farsi una casa o di guarire per proprio conto. In una società cosiffatta si finisce per credere che i servizi professionali siano più preziosi della cura personale. Invece d'imparare ad assistere la nonna, l'adolescente impara a picchettare l'ospedale che non vuole accoglierla.) (''Invece dell'istruzione'', p. 119)
 
==Bibliografia==
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*Ivan Illich, ''Descolarizzare la società'' (''Descooling Society''), traduzione di Ettore Capriolo, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1973.
*Ivan Illich, ''La Convivialità'', Oscar Saggi Mondadori, 1973
*Ivan Illich, ''La nemesi medica'', 1977.
*Ivan Illich, ''Per una storia dei bisogni'', traduzione di Ettore Capriolo, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1981.
 
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