Vincenzo Monti: differenze tra le versioni

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*'''Aristodemo''': ''Se Messenia piange, [[Sparta]] non ride''. (Atto II, scena VII, p. 298)
*''A franco | Parlar risponderò franche parole''. (II, 7)
*''Lisandro, siedi, e libero m'esponi | Di Sparta amica od inimica i sensi''. (II, 7)
*'''Aristodemo''': ''Tutti siamo infelici. Altro di bene | Non abbiam che la [[morte]]''. (Atto III, Scena VII, p. 304)
*'''Cesira''': ''Qualunque ei sia | il tuo misfatto nel mio [[Cuore|cor]] sta scritta | La tua difesa''. (Atto IV, Scena II, p. 306)
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===Citazione sull'opera===
*Dove lascio il ''Ben ti riveggo con piacer Lisandro'' (a. I, sc. 1) che gli esce (al popolano di Venezia) in tuono [''sic''] di scherzo abbattendosi in un amico che da vario tempo non vede; e il ''Sì Palamede'' (a. I, sc. 1) quando risponde su chicchessia in modo affermativo; tolti entrambi dall<nowiki>'</nowiki>''Aristodemo'', così popolare che ''butarla in Ristodemo'' denota anche oggi prendere una faccenda sul serio, anzi in tragico addirittura. (Cesare Musatti, ''Dal palcoscenico alla bocca del popolo'', pubblicato nel "Mente e cuore" di Trieste, 1 aprile 1896, citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 714)
*Io leggo e rileggo, e poi torno a rileggere questa sua Tragedia, e quanto più la leggo, tanto più mi rapisce e mi piace. Ella ha cominciato ove altri si recherebbe a gloria il finire. Qual forza, qual energia di stile! Qual vivacità d'immagini! Qual varietà di affetti! Il terribile [[Prosper Jolyot de Crébillon|Crebillon]] non è mai giunto a inspirar quel terrore, che genera nei lettori questa Tragedia. ([[Girolamo Tiraboschi]])
*Si narra che il Monti scegliesse questa fanciulla {{NDR| Teresa Pikler}} senza averla vista, per la sola riverenza alla grande fama del padre e a quella dell'ingegno e della virtu della figlia. E si aggiunge che ella accettasse la mano di lui, senza pure vederlo, ma solo per sapere ch'egli era l'autore dell'' 'Aristodemo''. Sicché può dirsi che a tali nozze furono veramente pronube le sole muse. ([[Francesco Cassi]])