Dino Compagni: differenze tra le versioni

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*La detta città di [[Firenze]] è molto bene popolata, e generativa per la buona aria: i cittadini ben costumati, e le donne molto belle e adorne: i casamenti bellissimi, piena di molte bisognevoli arti, oltre all'altre città d'[[Italia]]. Per la qual cosa molti di lontani paesi la vengono a vedere, non per necessità, ma per bontà de' mestieri ed arti, e per bellezza ed ornamento della città. (p. 114)<ref name=Lal>(citato in ''La letteratura narrativa e allegorica'', ''Letteratura Italiana'', Fratelli Fabbri Editori, Milano 1965</ref>
*Piangano adunque i suoi cittadini {{NDR|Riferito a [[Firenze]]}} sopra loro e sopra i loro figliuoli, i quali, per loro superbia e per loro malizia e per gara d'ufici, hanno così nobile città disfatta, e vituperate leggi, e barattati gli onori in picciol tempo, i quali i loro antichi con molta fatica e con lunghissimo tempo hanno acquistato; e aspettino la giustizia di Dio, la quale per molti segni promette loro male sì come a colpevoli, i quali erano liberi da non potere essere soggiogati. (p. 114)<ref name=Lal></ref>
*Mossono le insegne al giorno ordinato [''stabilito''] i [[Firenze|Fiorentini]] per andare in terra di nimici, e passarono per Casentino per male [''disagevoli''] vie, ove, se avessono trovate i nimici, arebbono ricevuto assai danno: ma non volle [[Dio]]. (p. 115)<ref name=Lal></ref>
* Più si consuma in un dì nella guerra, che in molti anni non si guadagna in pace.
 
==Citazioni sull'opera==
*È l'opera più viva e pià bella di tutta la storiografia medievale. ([[Natalino Sapegno]])