Publio Cornelio Tacito: differenze tra le versioni

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*[I pompeiani e i nucerini convenuti ai] ludi gladiatori banditi da quel Livineio Regolo, che ho già ricordato espulso dal senato, dapprima si scambiarono ingiurie con l'insolenza propria dei provinciali, poi passarono alle sassate, alla fine ricorsero alle armi, prevalendo i cittadini di [[Pompei]], presso i quali si dava lo spettacolo. Furono perciò riportati a casa molti di quelli [[Nuceria Alfaterna|Nocera]] con il corpo mutilato per ferite, e in quella città parecchi fra i cittadini piansero la morte di figli e di genitori.
:''Nucerinos Pompeianosque gladiatorio spectaculo, quod Livineius Regulus, quem motum senatu rettuli, edebat. quippe oppidana lascivia in vicem incessentes probra, dein saxa, postremo ferrum sumpsere, validiore Pompeianorum plebe, apud quos spectaculum edebatur. ergo deportati sunt in urbem multi e Nucerinis trunco per vulnera corpore, ac plerique liberorum aut parentum mortes deflebant.'' (XIV, 17)
 
==''Germania''==
 
*Propendo a credere i [[w:http://it.wikipedia.org/wiki/Germani|Germani]] una razza indigena, con scarsissime mescolanze dovute a immigrazioni o contatti amichevoli, perché un tempo quanti volevano mutare paese giungevano non via terra ma per mare, mentre l'Oceano, che si stende oltre sconfinato e, per così dire, a noi contrapposto, raramente è solcato da navi provenienti dalle nostre regioni. E poi, a parte i pericoli d'un mare tempestoso e sconosciuto, chi lascerebbe l'Asia, l'Africa o l'[[Italia]] per portarsi in Germania tra paesaggi desolati, in un clima rigido, in una terra [[w:http://it.wiktionary.org/wiki/tristezza|triste]] da vedere e da starci se non per chi vi sia nato? (II, 1-5)
 
*È notorio che le [[w:http://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Popoli_germanici|popolazioni germaniche]] non hanno vere e proprie [[città]] e che non amano neppure case fra loro contigue. Vivono in dimore isolate e sparse, a seconda che li attragga una fonte, un campo, un bosco. Non costruiscono, come noi, villaggi con edifici vicini e addossati gli uni agli altri: ciascuno lascia uno spazio intorno alla propria casa o per precauzione contro possibili incendi o per imperizia nella costruzione. Non impiegano pietre tagliate o mattoni: per ogni cosa si servono di legname grezzo, incuranti di assicurare un aspetto accogliente. (XVI, 1-6)
 
*Il vestito, per tutti, è un corto mantello allacciato da una fibbia o, in mancanza, da una spina; il resto del corpo è nudo e passano intere giornate accanto al focolare acceso. I più ricchi si distinguono per una sottoveste, non ampia, come hanno [[w:http://it.wikipedia.org/wiki/Sarmati|Sarmati]] e [[w:http://it.wikipedia.org/wiki/Parti|Parti]], ma attillata, e che mette in rilievo le forme. Indossano anche pelli di fiere: senza voler apparire eleganti quelli vicini ai fiumi, come segno di raffinatezza invece quelli dell'interno, dove il commercio non porta alcun lusso. Questi ultimi scelgono gli animali adatti, li scuoiano e poi ne screziano e pellicce con pezzi di pelle di altri animali, che l'Oceano più lontano o il mare sconosciuto danno alla luce. Analogo a quello degli uomini è l'abbigliamento delle donne, salvo che queste si coprono spesso con mantelli di lino ricamati di porpora e non allungano la parte superiore della tunica a formare delle maniche; hanno braccia e avambracci scoperti e rimane scoperta anche la parte superiore del petto. (XVII)
 
*Uomini e donne ignorano egualmente i [[w:http://it.wiktionary.org/wiki/segreto|segreti]] delle [[w:http://it.wikipedia.org/wiki/Letteratura|lettere]]. {{NDR|riferito ai popoli germanici}} (XIX, 2)
 
==''Storie''==