Pietro Metastasio: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Automa: Inversione degli accenti delle parole di questa lista. |
Aggiunti citazione, paragrafo |
||
Riga 15:
*{{NDR|La [[fede]]}}'' Con me nel carcer nero | ragiona il prigioniero; | si scorda gli affanni e pene, | e al suon di sue catene | cantando va talor''. (da ''La fede'')
*{{NDR|[[Orazio]]}} ''D'un sì vivace | Splendido colorir, d'un sì fecondo, | Sublime immaginar, d'una sì ardita | Felicità sicura | Altro mortal non arricchì natura''. (da ''Risposta ad Orazio'')
*''Declina il mondo, e peggiorando invecchia''. (da ''Demetrio'', II, 8)▼
*''Dovunque il guardo giro, | immenso [[Dio]], ti vedo: | nell'opre tue t'ammiro, | ti riconosco in me''. (da ''Dovunque il guardo giro...'')
*''È la [[fedeltà|fede]]''<ref>Qui fede ha il significato di fedeltà.</ref> ''degli [[amante|amanti]] | come l'Araba Fenice | che vi sia ciascun lo dice | ove sia nessun lo sa.'' (da ''Demetrio'', atto II, scena III)▼
*''E la necessità gran cose insegna. | Per lei fra l'armi dorme il guerriero, | Per lei fra l'onde canta il nocchiero, | Per lei la morte terror non ha. | Fin le più timide bestie fugaci | Valor dimostrano, si fanno audaci, | Quand'è il combattere necessità''. (da ''Demofoonte'', I, 3)
*''E perigliosa, e vana, | Se da lor'' {{NDR|dagli Dei}} ''non comincia ogni opra umana''. (da ''Issipile'', III, 9)
Line 89 ⟶ 87:
===Citazioni===
*''Romani, addio. Siano i congedi estremi | Degni di noi. Lode agli Dei, vi lascio, | E vi lascio romani. Ah, conservate | Illibato il gran nome; e voi sarete | Gli arbitri della terra, e il mondo intero | Roman diventerà. Numi custodi | Di quest'almo terren, Dee protettrici | Della stirpe d'Enea, confido a voi | Questo popol d'eroi: sian vostra cura | Questo suol, questi tetti e queste mura, | Fate che sempre in esse | La costanza, la fè, la gloria alberghi, | La giustizia, il valore. E, se giammai | Minaccia al Campidoglio | Alcun astro maligno influssi rei, | Ecco Regolo, o Dei. Regolo solo | Sia la vittima vostra, e si consumi | Tutta l'ira del Ciel sul capo mio: | Ma Roma illesa... Ah, qui si piange! Addio!'' (da ''Addio di Regolo ai romani'', atto III)
===[[Incipit]]===
<center>''Gabinetto illuminato, con sedia e tavolino da un lato con sopra scettro e corona''.<br>CLEONICE, che siede appoggiata al tavolino, ed OLINTO</center>▼
<poem>'''Cleon''' Basta, Olinto, non più. Fra pochi istanti▼
Al destinato loco▼
Il popolo inquieto▼
Comparir mi vedrà. Chiede ch'io scelga▼
Lo sposo, il re? Si sceglierà la sposo,▼
Il re si sceglierà. Solo un momento▼
Chiedo a pensar. Che intolleranza è questa,▼
Importuna, indiscreta? I miei vassalli▼
Sì poco han di rispetto? A farmi serva▼
M'innalzaste sul trono, o v'arrossite▼
Di soggiacere a un femminile impero?</poem>▼
===Citazioni===
*''Tu non mi fai risolvere, | Speranza lusinghiera; | Fosti la prima a nascere, | Sei l'ultima a morir. | No, dell'altrui tormento | No, che non sei ristoro; | Ma servi d'alimento | Al credulo desir''. (I, 15)
▲*''È la [[fedeltà|fede]]''<ref>Qui fede ha il significato di fedeltà.</ref> ''degli [[amante|amanti]] | come l'Araba Fenice | che vi sia ciascun lo dice | ove sia nessun lo sa.'' (
==''Didone abbandonata''==
Line 244 ⟶ 262:
Le vittime votive?
'''Arpal.''' Appunto.</poem>
▲===''Demetrio''===
▲<center>''Gabinetto illuminato, con sedia e tavolino da un lato con sopra scettro e corona''.<br>CLEONICE, che siede appoggiata al tavolino, ed OLINTO</center>
▲<poem>'''Cleon''' Basta, Olinto, non più. Fra pochi istanti
▲Al destinato loco
▲Il popolo inquieto
▲Comparir mi vedrà. Chiede ch'io scelga
▲Lo sposo, il re? Si sceglierà la sposo,
▲Il re si sceglierà. Solo un momento
▲Chiedo a pensar. Che intolleranza è questa,
▲Importuna, indiscreta? I miei vassalli
▲Sì poco han di rispetto? A farmi serva
▲M'innalzaste sul trono, o v'arrossite
▲Di soggiacere a un femminile impero?</poem>
===''Demofoonte''===
|