Quinto Orazio Flacco: differenze tra le versioni

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→‎Epistole: I, 2, 42
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*Lascia il resto agli dei. (''A Taliarco'', I, 9)
:''Permitte divis cetera''.
*Non cercar di sapere quel che avverrà domani. (''A Taliarco'', I, 9, 13)
:''Quid sit futurum cras, fuge quaerere''.
*Cogli il giorno presente confidando il meno possibile nel futuro. (I, 11, 8)
:''Carpe diem quam minimum credula postero.''
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*Non morirò del tutto. (III, 30)
:''Non omnis moriar''
*Non è concesso di sapere tutto. (IV, 4, 22)
:''Nec scire fas est omnia''.
*A non nutrire speranze immortali ti ammonisce l'anno e l'ora che trascina via il giorno dator di vita.... Tuttavia nel cielo le rapide lune ripristinano ciò che hanno perso; noi invece, una volta caduti dove il padre Enea, dove Tullo potente e Anco, siamo polvere e ombra. (IV, 7, 7)
:... ''pulvis et umbra sumus''.