Friedrich Schiller: differenze tra le versioni

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:Neanche gli Dei possono nulla contro la stupidità umana.
:''Mit der Dummheit kämpfen Götter selbst vergebens''.
*''I lieti giorni d'Aranjuèz già vanno | Al suo termine''. (da ''Don Karlos Infant von Spanien'', trad. di Maffei, I, 1)
:''Die schönen Tage in Aranjuez | Sind nun zu Ende''.
*Io sono migliore della mia [[fama]]. (da ''Maria Stuarda'', atto III, scena 4)
:''Ich bin besser als mein Ruf''.
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*La storia mondiale è la corte di giustizia del mondo. (prima lezione come professore di storia a Jena, 26/5/1789, in "Dizionario delle citazioni", Rizzoli, 1992)
:''Die Weltgeschichte ist das Weltgericht''.
*Le grandi anime sanno soffrire tacendo. (da ''Don Carlos'', in ''Teatro'', atto I, scena IV)
*Lo storico è un profeta che guarda all'indietro. (dai ''Frammenti'')
*Ogni volta che leggo nel mio Plutarco le storie dei grandi uomini, questo secolo di imbrattacarte mi ripugna. (da ''Don Carlos'', I, 2)
:''Mir ekelt vor diesem tintenklecksende Säkulum, wenn ich in meinem Plutarch lese von großen Menschen''.
*Se noi abbracciamo con [[passione]] un tale che è degno del nostro disprezzo, sentiamo penosamente la costrizione della [[natura]]. Se proviamo avversione per un altro che pure c'impone il rispetto, sentiamo penosamente la costrizione della [[ragione]]. Ma se egli suscita la nostra affezione mentre ha, insieme, acquistato il nostro rispetto, sparisce la costrizione del [[sentimento]] e della ragione, e noi cominciamo ad amarlo, cioè a giucare nello stesso [[tempo]] con la nostra affezione e col nostro rispetto. (citato in [[Antonio Aliotta]] in ''Logos'', II fascicolo, [[Roma]], 1940)
*Soffiò Iddio, e si dispersero. (da ''Die unüberwindliche Flotte'', citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 493)
:''Afflavit Deus et dissipati sunt''.
*Solo sa che sia amore chi ama senza speranza. (da ''Don Carlos'', in ''Teatro'', atto II, scena VIII)
*Tra gli uomini d'affari, i portatori di sacchi dello Stato, e le teste che pensano, di rado si può sperare armonia. (citato in [[Giambattista Vicari]], ''Dibattito: Che cos'è la libertà di pensiero'', ''La Fiera Letteraria'', aprile 1973)
*Vi è sempre in [[Immanuel Kant|Kant]], come in [[Martin Lutero|Lutero]], qualcosa che ricorda il monaco, il quale, anche uscito dal chiostro, non può tuttavia cancellarne da sé le tracce. (da una lettera del 21 dicembre 1798, in ''Corrispondence entre [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] et Schiller''; citato in Antonio Aliotta, ''Logos'', II fascicolo, Roma, 1940)
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*Una montagna non può spaventare chi vi è nato.
*Uno [[scherzo]] perde in efficacia quando chi lo fa è anche il primo a ridere.
 
==''Don Carlos''==
*''I lieti giorni d'Aranjuèz già vanno | Al suo termine''. (da ''Don Karlos Infant von Spanien'', trad. di Maffei, I, 1)
:''Die schönen Tage in Aranjuez | Sind nun zu Ende''.
*Ogni volta che leggo nel mio Plutarco le storie dei grandi uomini, questo secolo di imbrattacarte mi ripugna. (da ''Don Carlos'', I, 2)
:''Mir ekelt vor diesem tintenklecksende Säkulum, wenn ich in meinem Plutarch lese von großen Menschen''.
*Le grandi anime sanno soffrire tacendo. (da ''Don Carlos'', in ''Teatro'', atto I, scena IV)
*Solo sa che sia amore chi ama senza speranza. (da ''Don Carlos'', in ''Teatro'', atto II, scena VIII)
 
==''Guglielmo Tell''==