Giochi olimpici: differenze tra le versioni

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* {{NDR|Sulla medaglia d'oro olimpica}} Fu un'esperienza ultraterrena. Quando ero un ragazzino il tennis non era disciplina olimpica, ma fu una delle tante cose che mio padre ha predetto della mia vita, che il tennis sarebbe entrato a far parte delle Olimpiadi e che io avrei vinto la medaglia d'oro. Quindi essere su quel podio fu un mio sogno di ragazzo sotto molto aspetti. Ricordo tuttora lo stare là, sul gradino della medaglia d'oro, una delle poche volte in cui sono stato effettivamente più alto dei miei avversari! La medaglia attorno al mio collo, l'inno nazionale, i miei occhi bagnati di lacrime... un'esperienza ultraterrena, surreale.
* Questo è il più grande successo che io abbia mai ottenuto. Vincere uno Slam è la cosa più grande nel nostro sport, ma vincere un Olimpiade è la cosa più grande che puoi fare in tutti gli sport. ([[Andre Agassi]])
 
=== [[Beppe Grillo]] ===
* La medaglia d'oro la conquista il presidente della Repubblica, il telecomando in mano che dalla poltrona si precipita a congratularsi con l'atleta dandone ampia copertura a tutti i mezzi d'informazione. L'atleta, che una volta diceva alla mamma "''Sono arrivato uno!''", oggi si prepara a una carriera da parlamentare.
* Le Olimpiadi sono una versione smisurata del Colosseo con circences che occupano tutti gli spazi dell'informazione. Un bromuro quotidiano sponsorizzato dalle multinazionali. Lo spirito di Olimpia, sotto il segno della Coca Cola, declassato dalla partecipazione di tennisti, calciatori, giocatori di pallacanestro, professionisti che guadagnano cifre immense, fuori dalla realtà della gente comune, che li applaude come semidei dell'antica Grecia.
* Se tutto fa spettacolo, tutto fa Olimpiadi. All'elenco sterminato di sport olimpici mancano le freccette da bar, le bocce e il parcheggio cronometrato in retromarcia. Il bello di questa manifestazione è che tutte le nazioni del mondo possono avere il loro momento di gloria. Un bronzo nel beach volley assurge a festa nazionale. Non conosco, né ho ha mai conosciuto, nessuno che pratichi il fioretto o la spada in vita mia, però alle Olimpiadi sono orgoglioso se il mio Paese trionfa sulle pedane. Poi, per quattro anni, non me ne può fregare di meno. Non vincono gli atleti, ma le nazioni. È il trionfo del nazionalismo.
 
==Voci correlate==