Paolo Rumiz: differenze tra le versioni

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==''La leggenda dei monti naviganti''==
*Dopo Caporetto, l'odore umido delle [[Alpi]] si fa più forte, dalla bici vedo i contadini che falciano in fretta prima della pioggia. Incontro ciclisti, auto con deltaplani e canoe sul tetto. Tutto dice la familiarità degli slavi subalpini con l'aria aperta. (p. 36)
*La Valtellina ha due formidabili guardiani, per chi la imbocca dal lago di Como. Da una parte, il forte settecentescosecentesco di FuertesFuentes coperto di vegetazione, solitario relitto del dominio spagnolo a Milano e ultimo cattolicissimo avamposto verso il mondo protestante dei Grigioni. Dall'altra, [[Walter Bonatti]], classe 1930, forse il più grande alpinista del mondo, che ha casa quassù.<br />Per costruirsi il suo rifugio, Bonatti si è spaccato letteralmente la schiena trasportando enormi massi di granito. (p.115)
*[[Rossana Podestà]], una che – racconta lei stessa – ha fatto l'attrice per sbaglio, senza amare davvero quel mondo. Rossana, nata in Libia, esploratrice forse più inquieta dello stesso Bonatti. Una che da piccola scappava di casa per mangiare dalle donne dei Tuareg il cuscus impastato con la saliva. "Era buonissimo", ricorda con nostalgia, come pensando a una libertà perduta. (p. 116)