Melfi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
DNR (discussione | contributi)
+ cit Francesco Ceva Grimaldi
DNR (discussione | contributi)
+ cit Bernardo Tanucci
Riga 5:
*Città antichissima d'origine greca, forte in tempo dei normanni, storica per tante fasi sociali e politiche, tanto che Federico II destinavala a capitale del Regno, città ricca per gli eleganti edifizii, per templi sontuosi, per l'antichissimo castello Aula del parlamento di Federico, per la famosa cattedrale edificata da Roberto Guiscardo, e suo maestoso campanile edificato nel 1151 dal di lui figlio Guglielmo. ([[Francesco Ceva Grimaldi]])
*Melfi nobile città dell'Apulia, circonvallata da mura di pietra, celebre per salubrità dell'aria, per affluenza di popolazioni, per fertilità dei suoi campi, ha un castello costruito su di una rupe ripidissima, opera mirabile dei Normanni. ([[Federico II]])
*Quanto dunque é Napoli per questo [[w:Carlo III di Spagna|Re]] malissima sede, tanto buona sarebbe una città mediterranea, quale io ho sempre stimato Melfi, ove spesso sono stati gli antichi Re. Lontana ella è egualmente dai confini del Regno e dai due mari; buonissima vi è l'aria; le spalle ha guardate da una serie di montagne, il lido del mare dell'altra parte è di mal accesso e fortificabile. ([[Bernardo Tanucci]])
*Un'escursione mattutina mi ha fatto conoscere le bellezze del luogo che è una perfetta oasi di pace, tra tanti scialbi paesaggi. I pittoreschi edifici della città (che sembra occupare la sezione di una più antica area); la valle sottostante, con il limpido ruscello ed i maestosi castagni; le numerose sorgenti; le innumerevoli cave nelle rocce circostanti, ora adibite a stalle per le capre che si raggruppano in masse scure su rupi sovrapposte; i conventi e le chiese disseminate qui e là nei sobborghi: le case affollate e le solenni guglie del centro abitato; il castello degno dei migliori quadri di Poussin, con la bella torre laterale che domina l'intera scena: non è facile trovare tanti elementi suggestivi in uno spazio così limitato, nemmeno in Italia. ([[Edward Lear]])