Stephenie Meyer: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Riferendosi ad Alice}} «Per essere così piccola, sei un fastidio gigantesco.» (Edward)
*{{NDR|Parlando del cottage di Edward e Bella}} «Quindi è ancora in piedi? Ero convinto che l'avreste demolita. Cos'avete fatto stanotte, avete discusso del debito pubblico?» (Emmett)
*{{NDR|A Bella, parlando del pericolo che corre tenendo il bambino}} «Allora dimmi a che cosa è servito, Bella! Che senso ha avuto ilamarti? mioChe amoresenso perha te?avuto Ilil tuo amore per lui? Pensi che quando morirai tutto tornerà a posto? Che senso avrà avuto tanto dolore, mio, tuo e suo!? Non che me ne importi, ma finirai per uccidere anche lui. E a quel punto la tua perversa storia d'amore a cosa sarà servita, Bella?» (Jacob)
*''Vivere è una fregatura, poi muori.'' <br/> Avercela, questa fortuna! (Jacob)
*{{NDR|Ad Edward}}«Diremo ad Alice che sono corsa dritta alla cabina armadio» sussurrai, infilandogli le dita fra i capelli e avvicinando il mio volto al suo. «Le diremo che ho passato ore a provare i vestiti. ''Mentiremo''».
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*{{NDR|Parlando di Edward}} Lo fissai negli occhi e per la prima volta udii la mia voce. <br/> «Ti amo» dissi, ma sembrava che stessi cantando. La mia voce risuonò e tintinnò come una campana. <br/> Il suo sorriso di risposta mi stordì più di quando ero umana; finalmente lo vedevo davvero. <br/> «Ti amo anch'io» mi disse. <br/> Mi prese il volto fra le mani e avvicinò i nostri volti abbastanza lentamente da ricordarmi di stare attenta. Mi baciò, un bacio all'inizio leggero come un sussurro e all'improvviso più forte, intenso. Cercai di tenere a mente che dovevo essere delicata, ma era un lavoraccio ricordarsene nel mezzo di quella carica di di sensazioni, dov'era difficile conservare un pensiero coerente. <br/> Fu come se quello fosse il nostro primo bacio. In effetti non mi aveva mai baciata in quel modo. Sebbene l'ossigeno non mi servisse più, il mio respiro accelerò, divenne affannoso come quando bruciavo. Ma era un fuoco diverso. (Bella)
* {{NDR|Riferendosi alla facilità con cui si è adattata alla sua vita da vampiro.}} Era una sensazione strana – eppure non mi sorprendeva, perché tutto ormai era strano –, quella di possedere un talento naturale per qualcosa. Da umana non ero mai stata la migliore in niente. Con Renée me l'ero cavata abbastanza bene ma, probabilmente, un mucchio di gente se la sarebbe cavata meglio; Phil mi sembrava in gamba. A scuola andavo bene, ma non ero mai stata la prima della classe. Doti sportive nemmeno a parlarne. Nessuna inclinazione artistica né musicale, nessun talento particolare da vantare. Premi a chi leggeva troppo non ne davano mai. D'un tratto mi resi conto che avevo rinunciato da tempo a qualche aspirazione di emergere, di brillare. Sfruttavo al meglio ciò che avevo, senza mai sentirmi a posto veramente nel mio mondo. <br/> Adesso, invece, era diverso. Ero stupefacente per loro e per me stessa. Era come se fossi nata per essere vampira. Al pensiero mi venne voglia di ridere, persino di mettermi a cantare. Avevo trovato il mio posto nel mondo, un posto su misura per me, il posto in cui brillare. (Bella)
 
===[[Explicit]]===
E poi continuammo a occuparci beati di quella parte piccola, ma perfetta, della nostra eternità.