Nikolaj Vasil'evič Gogol': differenze tra le versioni

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*In me non c'era un qualche vizio troppo forte che spiccasse con più evidenza di tutti gli altri, così come non c'era nessuna virtù pittoresca, che potesse conferirmi un pittoresco aspetto; ma in compenso in me erano riunite tutte le possibili brutture, ognuna in piccola dose, ma in così gran numero come non ne ho mai incontrate in nessun altro. (da una lettera; citato in ''Brani scelti dalla corrispondenza con gli amici'', [http://books.google.it/books?id=lEemYH1zBUQC&pg=PA90 p. 90])
*''[[Italia]] – magnifico paese! | Per te l'anima geme e si strugge...'' (citato in ''Quattro poeti russi per l'Italia'', a cura di [[Mirella Meringolo]], ''Poesia'', n. 193 aprile 2005, Crocetti Editore)
*L'[[uomo]] è creatura siffattamente mirabile che non puoi mai enumerarnchioenumerarne prodottotutte dallale cadutavirtù d'un sassolinosol finiscefiato pere, confondersipiù conlo lascruti, superficiepiù lisciacose singolari discopri – e il descriverle non avrebbe mai fine. (da ''Il nasocorso Nevà'', in ''I racconti didegli Pietroburgo«Arabescchi»'', 1967)
*Ma al mondo non c'è nulla di duraturo e perciò anche la gioia, nell'attimo che segue, non è già più così viva; poi essa diventa ancor più debole e, infine, inavvertitamente si confonde con lo stato d'animo abituale, come nell'acqua un cerchio prodotto dalla caduta d'un sassolino finisce per confondersi con la superficie liscia. (da ''Il naso'', in ''I racconti di Pietroburgo'', 1967)
*Mi ero accorto che nelle mie opere avevo riso gratuitamente, senza un perché. Quando si ha da ridere val meglio ridere forte di quel che merita che tutti ridano. (da ''Confessione''; citato in Leone Pacini Savoj, introduzione a Gogol' 2004, p. 52)