Francesco Ferrucci: differenze tra le versioni

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* Vile, tu uccidi un uomo morto.<ref>Questa frase fu pronunciata durante la Battaglia di Gavinana da Ferrucci al soldato di ventura Fabrizio Maramaldo quando, ormai ferito gravemente, il condottiero fiorentino fu portato al cospetto del Maramaldo e questi, per vendicarsi delle sconfitte subìte in passato, lo uccise a sangue freddo. cfr. [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 251.</ref>
 
* -"A questi patti Firenze non sottostà". (Risposta-"Allora suoneremo le nostre trombe") -"E noi le nostre campane".
 
==Citazioni su Francesco Ferrucci==