Arthur Conan Doyle: differenze tra le versioni

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*La mia vita non è che un continuo sforzo per sfuggire alla banalità dell'esistenza. (da ''La lega dei Capelli Rossi'')
*La singolarità è quasi sempre un indizio. Più un crimine è anonimo e banale, più è difficile scoprire il colpevole. (da ''Il mistero di Boscombe Valley'')
*«Mi ha salvato dalla noia», rispose sbadigliando. «Ahimè! già la sento tornare. La mia vita non è che un continuo sforzo per sfuggire alla banalità dell'esistenza. E questi piccoli problemi mi aiutano». (da La lega dei capelli rossi)
*Nulla è più innaturale dell'[[ovvio]]. (da ''Un caso di identità'')
*«Proprio così», rispose accendendosi una sigaretta e sprofondando in poltrona. «Lei vede, ma non osserva. C'è una netta differenza. Per esempio, lei ha visto spesso i gradini che dall'ingresso portano in questa stanza». «Spessissimo».[...] «Quanti sono?» «Quanti? Non lo so». «Appunto! Non ha osservato. Eppure, ha visto. Questo è il nocciolo. Ora, io so che i gradini sono diciassette perché li ho visti ma li ho anche osservati.[...]». (da ''Uno scandalo in Boemia'').