William S. Burroughs: differenze tra le versioni

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==Citazioni di William Seward Burroughs==
*Il tossicomane da barbiturici offre uno spettacolo terrificante. Non riesce a coordinarsi, barcolla, cade dagli sgabelli del bar, si addormenta nel mezzo di una frase, si fa cadere il cibo dalla bocca. È confuso, rissoso e stupido. E quasi sempre fa uso di altre droghe, qualunque cosa sulla quale possa mettere le mani: alcol, benzedrina, oppiacei, marijuana. Chi usa barbiturici viene guardato con sdegno nella società dei tossicomani: "Pezzenti delle pasticche". [...] Credo che i barbiturici diano la peggior forma possibile assuefazione: sgradevole, tendente a peggiorare e difficile da curare. (da<ref>Da ''Pasto nudo'',; 1959<ref>Citatocitato in Weil 2007, p. 90.</ref>)
*La roba non è uno sfizio. È un modo di vivere. (da<ref>Da ''La scimmia sulla schiena'',; 1953<ref>Citatocitato in Weil 2007, p. 109.</ref>)
*Lo psicotico è uno che ha scoperto come vanno le cose. (citato<ref>Citato in Gustav Hasford, ''Nato per uccidere'', traduzione di Pier Francesco Paolini, Bompiani, 1989).</ref>
*Nulla è vero, tutto è permesso. (da ''Le città della notte rossa'', 1981)
*Qualcuno che sembra sempre la stessa persona non è una persona. È un personificatore di persone. (da ''Le città della notte rossa'', 1981)
*Noi sappiamo che una passione divorante può produrre sintomi fisici...febbre...perdita di appetito...anche reazioni allergiche...e poche sindromi sono più ossessive e potenzialmente autodistruttive dell'amore. (da ''Le città della notte rossa'', 1981)
 
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*Parole, colori, luci, suoni, pietra, legno, bronzo appartengono all'[[arte|artista]] vivente. Appartengono a chiunque sappia usarli. Saccheggiate il Louvre!
*Una società di persone che non [[sogno|sognano]] non potrebbe esistere. Sarebbero morti in due settimane.
 
==''Le città della notte rossa''==
*Nulla è vero, tutto è permesso. (da ''Le città della notte rossa'', 1981)
*Qualcuno che sembra sempre la stessa persona non è una persona. È un personificatore di persone. (da ''Le città della notte rossa'', 1981)
*Noi sappiamo che una passione divorante può produrre sintomi fisici... febbre... perdita di appetito... anche reazioni allergiche... e poche sindromi sono più ossessive e potenzialmente autodistruttive dell'amore. (da ''Le città della notte rossa'', 1981)
 
==''Ragazzi selvaggi''==