Boris Becker: differenze tra le versioni

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* [[Henri Leconte|Henri]] fa colpi che non esistono. Sa essere incredibile, e ti fa sentire come un raccattapalle.<ref>Citato in Francesca Sarzetto, ''[http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/03/28/688297-henri_leconte.shtml Henri Leconte: follia e fantasia]'', ''Ubitennis.com'', 29 marzo 2012.</ref>
* I grandi ci sono in ogni epoca ma in questi particolari anni chi ha portato a casa la maggior parte dei trofei lo ha fatto in modo straordinario. Non si lascia il segno solo con i successi. Roger è capace di incantarti, è l'opposto dei teddy boy, la nemesi di [[John McEnroe]]. E l'emisfero femminile del tennis è dominato da una che sta proprio dall'altra parte: Serena Williams. Aggressiva, quasi cattiva però è una donna e non si era mai vista prima tanta elettricità tra le ragazze.<ref>Citato in Giulia Zonca, ''[http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/sport/201003articoli/25788girata.asp Caro Superman, il talento non basta]'', ''La Stampa'', 15 marzo 2010.</ref>
* Il [[tennis]] è complicato, imprevedibile, magari piove e ti rimandano il match. Non è solo correre e colpire. È strategia, testa. E non c' è [[doping|droga]] per migliorare l'intelligenza.<ref name=wimbledon>Citato in Gaia Piccardi, ''[http://archiviostorico.corriere.it/2005/giugno/20/Becker_sono_nato_Wimbledon_co_9_050620007.shtml Io, Becker, sono nato a Wimbledon]'', ''Corriere della sera'', 20 giugno 2005.</ref>
* In un certo senso [[Roger Federer|Roger]] è vittima della sua grande qualità: lui è stato il primo all-surface man, e oggi non soltanto i migliori seguono il suo esempio, ma ogni tennista con ambizioni tende a farlo. In questo senso il tennis è diventato ancora più competitivo e sempre più insidioso, perché diventano sempre di più le occasioni in cui bisogna difendersi. Speriamo che in questa prospettiva Roger non inizi proprio ora a commettere errori di strategia.<ref>Citato in Davide Uccella, ''[http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2011/06/30/535248-becker_federer_cercato_vittoria.shtml Becker: "Federer non ha cercato la vittoria"]'', ''Ubitennis.com'', 30 giugno 2011.</ref>
* Io sono il mio tennis: sul campo non fingevo, ero proprio io. Non mollo mai, e questo è contemporaneamente un pregio e un difetto. Lo sport è onesto: vinci o perdi, senza compromessi. E io ho sempre avuto problemi ad accettare i compromessi.<ref name=wimbledon/>