Antifonte: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 4:
*La vita assomiglia a un effimera vigilia,<ref>Nel senso di «turno di guardia».</ref> la lunghezza della vita alla durata, per così dire, d'un giorno; nel quale, appena dato uno sguardo alla luce, lasciamo la consegna agli altri che sopravverranno. (fr. DK 87 B 50)<ref name=pre />
*Non ci è concesso ricollocare la vita come una pedina.<ref>Nel senso che non si può rivivere da capo, anche se ci si pente della vita precedente. Il riferimento è al gioco greco del tavoliere.</ref> (da ''Della concordia'', fr. DK 87 B 52)<ref name=pre />
*Ci
==Senza fonte==
{{senza fonte}}
▲*Ci sono persone che non vivono la vita presente ma si preparano con grande [[Zelo|zelo]] come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono: e intanto il tempo si consuma e vola via.
*In tutti gli uomini è la mente che dirige il corpo verso la salute o verso la malattia, come verso tutto il resto.
*Giustizia consiste nel non trasgredire alcuna delle leggi dello Stato di cui uno sia cittadino; e perciò l'individuo applicherà nel modo a lui piú vantaggioso la giustizia, se farà gran conto delle leggi, di fronte a testimoni; ma in assenza di testimoni, seguirà piuttosto le norme di natura; perché le norme di legge sono accessorie, quelle di natura, essenziali; quelle di legge sono concordate, non native: quelle di natura, sono native, non concordate. Perciò, se uno trasgredisce le norme di legge, finché sfugge agli autori di esse, va esente da biasimo e da pena; se non sfugge, no. Ma se invece violenta oltre il possibile le norme poste in noi da natura, se anche nessuno se ne accorga, non minore è il male, né è maggiore se anche tutti lo sappiano; perché si offende non l'opinione, ma la verità.
|