Léon Degrelle: differenze tra le versioni

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==''Militia''==
===[[Incipit]]===
Eccomi giunto quasi al termine della mia corsa umana. <br /> Io ho provato quasi tutto. Conosciuto tutto. E, soprattutto, sofferto tutto. <br /> Abbagliato, ho visto alzarsi i grandi fuochi d'oro della mia giovinezza. Il loro incendio illuminava il mio paese. Le folle facevano danzare intorno a me ondate costellate da migliaia di volti. Il loro ardore, il loro risucchio sono esistiti. <br /> Ma, in effetti, essi sono esistiti realmente? Tutto questo non è stato un sogno? Non ho per caso sognato che quando non avevo ancora trent'anni in un determinato paese veniva fatto il mio nome, e che in certi giorni i più lontani giornali del pianeta lo ripetevano? (da ''Edizioni di AR'' 1977)
===Citazioni===
*Questi sogni, io li ho avuti veramente. Questi slanci, sì, io li ho provati. Questo amore per gli altri mi ha bruciato, mi ha consumato veramente. Ho voluto scorgere nell'uomo un cuore da amare, da entusiasmare, da elevare, un'anima che - pur mezza asfissiata dalla pestilenza delle schiavitù - aspirava a trovare un soffio di purezza e a volte non attendeva che una parola, uno sguardo per liberarsi e rinascere... (p.20, ''Edizioni di AR'' 1977)
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*La materia, sola a sé stessa, o muore o si suicida; solo l'ideale ha una valenza eterna.
*Credevi di trovare gioie immediate nell'ascendere faticosamente il pendio, trascinando nella salita un gregge umano. Spesso, hai sofferto. Talvolta, vieni preso da nausee. Ne avevi bisogno. Dovevi imparare che l'ambizione non appaga, e stanca prima o poi il cuore da lei posseduto. Ora lo sai…
===[[Explicit]]===
In fondo, tu sei tanto felice. <br />Tu sai che là risiede la sola felicità. <br />Canta! <br />Tuoni la tua voce nelle valli! <br />Rimpianti e lacrime? Ma è la parte più mediocre di te che ha sofferto: quella che tu hai appena respinto! <br />Il più duro è superato. Resisti. Stringi i denti. Fa tacere il cuore. Non pensare che alla vetta! Sali! (da ''Edizioni di AR'', 1977)
 
==Bibliografia==