George Harrison: differenze tra le versioni

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== Citazioni di George Harrison ==
* Oggi penso che tutto ciò che abbiamo fatto finora sia spazzatura. Agli altri magari piace quello che abbiamo fatto, ma noi non ci illudiamo. Non significa nulla rispetto a ciò che vogliamo realizzare adesso.<ref>George Harrison si riferisce al periodo precedente la realizzazione dell'album dei Beatles, ''Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band'', novembre 1966; citato in Chris Ingham, ''Guida completa ai Beatles'', Antonio Vallardi Editore, 2005, p. 60.</ref>
 
* Non sono uno dei tanti che sa suonare la chitarra. So scrivere un po'. Non credo di saper fare nulla particolarmente bene ma credo che, in un certo senso, sia necessario che io sia esattamente così.<ref>Citato in Chris Ingham, ''Guida completa ai Beatles'', Antonio Vallardi Editore, 2005, p. 167.</ref> (1971)
 
* La mia idea per "My Sweet Lord," visto che suonava come una canzone pop, era di metterci dentro di soppiatto qualcosina. Il punto era fare in modo che la gente non venisse offesa con l'"Alleluia"; quando si arriva a "Hare Krishna", sono ormai già presi, il loro piede sta tenendo il ritmo, e stanno cantando "Alleluia", il che li culla in un senso di falsa sicurezza. E ad un tratto diventa "Hare Krishna", e si mettono a cantarlo prima di capire cosa sta succedendo, e penseranno "Ehi, credevo di immaginare che non mi piacessero gli Hare Krishna!" <ref>Dall'intervista a Mukunda Goswami, 4 settembre 1982.</ref>
 
* La musica rap è solo una schifezza computerizzata. Sto a sentire ''Top of the Pops'' e dopo tre brani mi viene voglia di ammazzare qualcuno.<ref>Citato in David Bennahum, ''The Beatles — After the Break-up: In Their Own Words'', 1991, p. 54.</ref>
 
* Abbiamo ricevuto una telefonata. Non so chi di noi ha risposto, forse John. È sbiancato inprovvisamente: "Brian è morto". Si è saputo pochissimo, solo che era stato trovato morto. È strano che sia successo proprio allora, quando avevamo appena iniziato con la meditazione. Può anche non sembrare una circostanza fondamentale, ma lo è stata. L'aver iniziato un viaggio all'interno di noi è stato un gran cambiamento nella nostra vita, e il fatto che Brian abbia tirato le cuoia proprio quel giorno è stato così strano. Così abbiamo piantato in asso tutto e siamo usciti incontro ai giornalisti. Abbiamo detto un casino di volte che eravamo "scossi e storditi". Siamo saltato in macchina e siamo tornati a Londra<ref>George Harrison si riferisce a quando, il 27 agosto 1967, mentre erano a Bangor nel Galles, ad un convegno sulla meditazione trascendentale, ricevettero la notizia della morte del loro manager, Brian Epstein. Citato in ''The Beatles Anthology'', p. 264</ref>.
* Non sono uno dei tanti che sa suonare la chitarra. So scrivere un po'. Non credo di saper fare nulla particolarmente bene ma credo che, in un certo senso, sia necessario che io sia esattamente così.<ref>Citato in Chris Ingham, ''Guida completa ai Beatles'', Antonio Vallardi Editore, 2005, p. 167.</ref> (1971)
 
* Oggi penso che tutto ciò che abbiamo fatto finora sia spazzatura. Agli altri magari piace quello che abbiamo fatto, ma noi non ci illudiamo. Non significa nulla rispetto a ciò che vogliamo realizzare adesso.<ref>George Harrison si riferisce al periodo precedente la realizzazione dell'album dei Beatles, ''Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band'', novembre 1966; citato in Chris Ingham, ''Guida completa ai Beatles'', Antonio Vallardi Editore, 2005, p. 60.</ref>
 
* Mi piacerebbe pensare che tutti i vecchi fans dei Beatles sono cresciuti e si sono sposati e hanno avuto bambini e sono tutti più responsabili, ma hanno ancora uno spazio nei loro cuori per noi.<ref>Citato in ''The Beatles Anthology'', p. 357.</ref>