AIDS: differenze tra le versioni

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* Fuori ci sono le categorie a rischio: nel reparto {{NDR|del Policlinico San Matteo di Pavia}} ce n'è una sola. Non c'è in gioco più nulla. I malati sanno tutto, conoscono le cause dell'infezione. Gli effetti li vedono anche su se stessi. E di fronte alla sorte che li attende, appaiono spogliati di tutto, e nella loro verità: deboli o sprezzanti, volubili o vendicativi, quasi attratti dal virus che li fa anche più indifesi, o testardamente aggrappati all'ultima zattera. C'è dell'estremismo, o un senso della fatalità, anche nelle scelte, o nelle decisioni: donne che hanno usato la siringa fino al giorno prima del parto, coppie che, sapendo, hanno desiderato mettere al mondo un figlio. Accada quel che deve accadere.<br/>Negli ospiti non c'è almeno nell'apparenza, il senso del terrore: piuttosto della rassegnazione. Anche nei casi più avvilenti, si scarta la previsione tragica: in qualunque momento potrebbe arrivare il vaccino. Non è stato così per la tubercolosi o per la polio? Anche la [[morte]] è un avvenimento nascosto: chi va a casa si sa, non è mai guarito. La via del ritorno è quasi sempre segnata. Ma nessuno, né medici né ricoverati, si arrende. ([[Enzo Biagi]])
*L'AIDS è una tragedia che non si può superare solo con i soldi, non si può superare con la distribuzione di [[preservativo|preservativi]], che anzi aumentano i problemi. ([[Papa Benedetto XVI]])
 
=== [[Arthur Ashe]] ===
*{{NDR|Nel 1992}} Bisogna avere sempre speranza. Io spero che, se non sono ancora possibili dei rimedi per questa malattia, se ne troveranno in futuro.
* La mia unica preoccupazione è di perdere progressivamente tutte le mie capacità come succede a quelli che soffrono di questa malattia.
* Non sono malato, non sono mai stato così attivo. Mi sono quasi abituato a convivere con il virus. E sono contento di me.
 
=== [[Magic Johnson]] ===