Muriel Barbery: differenze tra le versioni

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*La funzione del [[gatto]] è di essere un totem moderno, una specie di incarnazione emblematica e protettrice del focolare, un riflesso benevolo di quello che sono gli inquilini della casa.
*''Quelli più forti | tra tutti gli uomini | non fanno nulla | parlano solamente | parlano di continuo.''
*Esiste l'idealismo di [[Edmund Husserl]], nome che ormai mi fa pensare a una marca di tonache per preti irretiti da un oscuro scisma della chiesa battista.
*Ecco quindi la [[fenomenologia]]: un solitario e infinito monologo della coscienza con sé stessa, un autismo duro e puro che nessun vero gatto andrà mai ad importunare.
*Dove si trova la bellezza? Nelle grandi cose che, come le altre, sono destinate a morire oppure nelle piccole che, senza nessuna pretesa, sanno incastonare nell'attimo una gemma di infinito?
*L'eternità ci sfugge.
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*Io non sono più me stessa, sono parte di un tutto sublime al quale appartengono anche gli altri, e in quei momenti mi chiedo sempre perché questa non possa essere la regola quotidiana, invece di un momento eccezionale del coro. Quando il coro s'interrompe tutti quanti, con i volti illuminati, applaudono i coristi raggianti. È così bello. In fondo mi chiedo se il vero movimento del mondo non sia proprio il [[canto]]. (p. 179)
*In fin dei conti, gli [[adolescenti]] credono di diventare adulti scimmiottando adulti rimasti bambini che fuggono davanti alla vita.
*Su una cosa però siamo d'accordo: l'[[amore]] non deve essere un mezzo, l'amore deve essere un fine. (p. 188)
*È un enigma che sempre si rinnova: le grandi [[Opera d'arte|opere]] sono forme visive che raggiungono in noi l'evidenza di un'adeguatezza senza tempo. {{NDR|Le opere d'arte}} (p. 195)
*...io ho dedicato la vita alla ricerca dell'atemporale. Ma chi persegue [[eternità]] raccoglie solitudine.
*Vivere, nutrirsi, riprodursi, portare a termine il compito per il quale siamo nati e morire: non ha alcun senso, è vero, ma è così che stanno le cose. (p. 232)
*Fatevi una sola amica, ma sceglietela con cura. (p. 257)
*Il [[bellezza|bello]] è ciò che cogliamo mentre sta passando. È l'effimera configurazione delle cose nel momento in cui ne vedi insieme la bellezza e la morte. (p. 266)
*Forse essere [[Vita|vivi]] è proprio questo: andare alla ricerca degli istanti che muoiono. (p. 267)
*Perché una camelia può cambiare il destino.
*Stasera, ripensandoci, con il cuore e lo stomaco in subbuglio, mi dico che forse in fondo la vita umana è così: molta disperazione, ma con qualche istante di bellezza dove il tempo non è più lo stesso. (p. 318)
*Temiamo il [[domani]] solo perché non sappiamo costruire il presente, e quando non sappiamo costruire il presente ci illudiamo che saremo capaci di farlo domani, e rimaniamo fregati perché domani finisce sempre per diventare oggi, non so se ho reso l'idea.
*Non usare il tuo [[corpo]] per attirare attenzioni... troverai solo persone disposte ad usarlo... ricopriti di aculei e toglili solo a chi ti vuole per quello che sei dentro non per il tuo corpo...
 
==Bibliografia==