Alcide Cervi: differenze tra le versioni

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'''Alcide Cervi''', "'''Papà Cervi'''" (1875 – 1970), partigiano italiano, padre dei '''fratelli Cervi'''.
 
==[[Incipit]] de ''I miei sette figli''==
===[[Incipit]]===
Tu, Alcide Cervi, scrivi un libro? Io non ci ho mai pensato, a questo. Né avrei potuto farlo. Quando l'anno scorso andai a Genova, al Congresso dei partigiani, una madre mi abbracciò e mi disse: papà Cervi, anche a me hanno ammazzato il figlio. Era l'unico figlio. Ma che è uno, per te che ne hai perduti sette? Io le alzai il viso dalla spalla mia e dissi: Tu ne avevi uno, e quello ti hanno preso. Io ne avevo sette, e sette me ne hanno presi. È lo stesso. Non c'è diversità.
 
===Citazioni===
*Dopo un raccolto ne viene un altro, andiamo avanti! (da ''I miei sette figli'')
 
*Mi hanno detto sempre detto…così, nelle commemorazioni: tu sei una quercia che ha cresciuto sette rami, e quelli sono stati falciati, e la quercia non è morta…morta. Va bene, la figura è bella e qualche volta piango…piango, manelle commemorazioni. Ma guardate il seme,. perchéPerché la quercia morirà, e non sarà buona nemmeno per il fuoco. Se volete capire la mia famiglia, guardate il seme. Il nostro seme è l'ideale nella testa dell'uomo. (dal discorso pronunciato al funerale dei figli, 1943) {{c|Fonte?}}
==[[Incipit]] de ''I miei sette figli''==
Tu, Alcide Cervi, scrivi un libro? Io non ci ho mai pensato, a questo. Né avrei potuto farlo. Quando l'anno scorso andai a Genova, al Congresso dei partigiani, una madre mi abbracciò e mi disse: papà Cervi, anche a me hanno ammazzato il figlio. Era l'unico figlio. Ma che è uno, per te che ne hai perduti sette? Io le alzai il viso dalla spalla mia e dissi: Tu ne avevi uno, e quello ti hanno preso. Io ne avevo sette, e sette me ne hanno presi. È lo stesso. Non c'è diversità.
 
==Bibliografia==
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[[Categoria:Partigiani italiani|Cervi, Alcide]]