Wolfgang Amadeus Mozart: differenze tra le versioni

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*È negli abissi del regno degli spiriti che Mozart ci conduce. Il timore ci avvolge; ma, senza tortura, è come un presentimento dell'infinito. Amore e mestizia risuonano in voci leggiadre, la forza del regno degli spiriti si rivela in un un bagliore purpureo, e in uno struggi ento indicibile inseguiamo le forme che volteggiando tra le nuovole nell'eterna danza delle sfere, ci fanno cenno amichevolmente di unirci alle loro fila. ([[Ernst Theodor Amadeus Hoffmann]])
*Egli ha colto l'armonia della creazione, ha udito che in essa c'è anche l'oscurità, ma l'oscurità non è tenebre, c'è anche il bisogno, ma il bisogno non è difetto, c'è anche la tristezza, ma non può trasformarsi in disperazione, e anche ciò che vi è di fosco non degenera in tragedia. ([[Karl Barth]])
*Egli tende sempre a "mettere" in scena quel che riferisce. Recita ciò che racconta. ([[Roman Vlad]])
*Infaticabile assimilatore di tutte le mode e maniere musicali del suo tempo, da [[Luigi Boccherini|Boccherini]] a [[Joahnn Cristian Bach]] a [[Franz Joseph Haydn|Haydn]], per non parlare di compositori assai minori ai quali largamente attinge, Mozart, come [[Johann Sebastian Bach|Bach]], trasforma a sua immagine e somiglianza tutta la materia musicale con la quale viene a contatto in una sintesi di meravigliosa originalità. ([[Gianfranco Maselli]])
*Io credo che Mozart sia il maestro di tutti noi, quindi Mozart va fatto sempre. Mi ricordo che c'era una persona che diceva sempre: "''Io ascolto Mozart quasi tutti i giorni''". Ed io rispondevo: "''Male, perché andrebbe ascoltato tutti i giorni.''" ([[Pietro Mianiti]])