Giovanni Sartori: differenze tra le versioni

politologo italiano (1924-2017)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
(Nessuna differenza)

Versione delle 23:41, 27 giu 2006

Giovanni Sartori, politologo italiano (1924 - )

  • L’unico modo di risolvere i problemi è di conoscerli, di sapere che ci sono. Il semplicismo li cancella e così li aggrava. (Democrazia, p. 18)
  • […] Vox populi, vox dei […] ma il punto è, qui, di fondare la democrazia. E un fondamento di legittimità non attribuisce verità: attribuisce un diritto. Il popolo non ha sempre ragione nel senso che non sbaglia mai, ma nel senso che ha diritto di sbagliare, e che il diritto di sbagliare compete a chi sbaglia per sé, a danno proprio. (Democrazia, p. 32)
  • Se c’è un modo di rendere inevitabile anche l’evitabile è dichiararne l’inevitabilità. (Democrazia, p. 99)
  • La storia è il mito di Sisifo, ogni generazione ricomincia daccapo. Nessuno di noi nasce civilizzato: il nostro certificato di nascita porta l’anno zero. La nostra età storica, la nostra maturità di uomini del proprio tempo, deve essere sempre riconquistata, la si deve sempre ricuperare: e ogni volta il tragitto i allunga, ogni volta c’è da risalire un poco di più. Talvolta sembra che non reggiamo lo sforzo, che la linea della tradizione occidentale sia diventata troppo lunga, che non riusciamo più a ripercorrerla. Talvolta coglie il sospetto che l’habitat storico sia più civile di quanto siano civilizzati i suoi abitanti, e che le civiltà si disintegrano proprio perché finiscono per sopravanzare i loro protagonisti. Siamo gravidi di futuro, oppure stiamo perdendo il passo? (Democrazia, p. 263)