Sandro Veronesi: differenze tra le versioni

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'''Sandro Veronesi''' (1959 − vivente), scrittore italiano.
 
==Citazioni di Sandro Veronesi==
*Bè, tra questi titani Federer giganteggia da otto anni. Non è questione di vincere o perdere: che vinca o che perda Roger Federer è una tacca sopra al massimo previsto, per lui il display non è programmato. Eccede. Sorprende. Sorprende eccedendo.<ref>Da ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/premium/gas/2012/marzo/21/FEDERER_ESEMPIO_PERFEZIONE_COME_COMANECI_ga_10_120321058.shtml?redirectMeNoLoop=true Federer un esempio di perfezione come Comaneci, Coppi, Jordan e Alì]'', ''Gazzetta dello Sport'', 21 marzo 2012.</ref>
*Cercare di definire la grandezza di Roger Federer è esercizio assai arduo di per sé, ma farlo in 35 righe è letteralmente impossibile, perché il tennis di Federer è un' esperienza di incredibile completezza e complessità. Anzitutto, per una di quelle rarissime caratteristiche che contraddistinguono pochissimi eletti, si tratta sempre di un' esperienza collettiva; la partecipazione al suo gioco attraverso lo schermo o dalle tribune non è mai una questione di tifo ma di chimica del cervello: i colpi dello svizzero arrivano a stimolare le endorfine, indipendentemente dal fatto che si parteggi per lui oppure no. È una questione di bellezza.<ref>Da ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2012/gennaio/25/FEDERER_UNA_QUESTIONE_BELLEZZA_NUMERO_ga_10_1201259833.shtml Federer, questione di bellezza. Numero 1 anche quando non lo è]'', ''Gazzetta dello Sport'', 25 gennaio 2012.</ref>
*Predicò con vigore – Iddio colpirà –, scatenò terrore e devozione – Iddio castigherà –, si agitò e si inginocchiò – solo [[Maria]] può salvarci –, producendosi in una di quelle prestazioni di eloquenza celeste che erano rinomate tra le quattordici o quindici – quella mattina sedici – vecchie. (da ''Brucia Troia'', Bompiani, 2007)
 
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==[[Incipit]] di ''XY''==
Borgo San Giuda non era nemmeno più un paese, era un villaggio. Settantaquattro case, di cui più della metà abbandonate, un bar, uno spaccio di alimentari e la chiesa con la sua canonica – spropositate, in confronto al resto. Fine. Niente giornalaio, niente barbiere, niente pronto soccorso, niente scuola elementare: per tutto questo, e per gli altri frutti della civiltà, bisognava andare a Serpentina, oltre il bosco, oppure a Doloroso, a Massanera, a Gobba Barzagli, a Fondo, a Dogana Nuova, o addirittura giù a Cles. Però c'era un fabbro, per dire, Wilfred, che faceva i chiodi a mano e sembrava Mangiafuoco, e un cimitero con oltre trecento tombe. Vivere lì non aveva senso, ma ci vivevamo in quarantatré – anzi, in quarantadue, da quando era morto il vecchio Reze'. Era un posto che non esisteva quasi, e nessuno riuscirà mai a capire perché quello che è successo sia successo proprio lì, dove non succedeva niente.
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
*Sandro Veronesi, ''Caos Calmo'', Bompiani 2005. ISBN 8845234894
*Sandro Veronesi, ''XY'', Fandango Libri, 2010. ISBN 9788860441812
 
==Voci correlate==
*[[Giovanni Veronesi]]
 
== Altri progetti==
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===Opere===
{{Pedia|Caos calmo (romanzo)|''Caos calmo''}}