Qoelet: differenze tra le versioni

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{{Antico Testamento}}
'''Qoelet''' (o '''Ecclesiaste'''), testo contenuto nella Bibbia ebraica e cristiana, tradizionalmente attribuito a [[Salomone]].
 
==[[Incipit]]==
[[Immagine:Ecclesiastes.png|thumb|left|150px|''Ecclesiaste'' ([[SalomoneGustave Doré]], 1866)]]
 
<poem>
Parole di Qoèlet, figlio di [[Davide (Bibbia)|Davide]], re di Gerusalemme.
 
[[Vanità]] delle vanità, dice Qoèlet,
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Il sole sorge e il sole tramonta,
si affretta verso il luogo da dove risorgerà.
 
Il [[vento]] soffia a mezzogiorno, poi gira a tramontana;
gira e rigira
e sopra i suoi giri il vento ritorna.
</poem>
 
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*''Tutti i [[Fiume|fiumi]] vanno al mare, | eppure il mare non è mai pieno: | raggiunta la loro mèta, | i fiumi riprendono la loro marcia.'' (1, 7)
:Tutti i fiumi vanno al mare e il mare non cresce.<ref>Versione di Cipriano di Valera; citato in [[Jorge Luis Borges]], ''Cos'è il buddismo'', a cura di [[Francesco Tentori Montalto]], Grandi Tascabili Economici Newton, Roma, 2012, p. 64. ISBN 978-88-541-3510-9</ref>
*''Molta [[sapienza]], molto affanno; | chi accresce il sapere, aumenta il [[dolore]].'' (1, 18)
*''Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo [[tempo]] per ogni faccenda sotto il cielo. | C'è un tempo per nascere e un tempo per morire, | un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.'' [...] ''Un tempo per amare e un tempo per odiare, | un tempo per la guerra e un tempo per la pace.'' (3, 1-8)
*''Guai invece a chi è [[solitudine|solo]]: se cade, non ha nessuno che lo rialzi.'' (4, 10)