Śiva: differenze tra le versioni

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*Śiva risiede nelle montagne e nelle foreste; là c'è il presentimento della misteriosa presenza e là, in caverne e luoghi isolati, gli si erigono santuari e gli si recano offerte.
*Rudra (l'Urlatore), Śarva (l'Arciere), Ugra (il Terribile) e Asani (la Folgore) sono gli aspetti distruttori di Śiva. Bhava (il Principio), Pāśupati (il signore degli animali), Mahādeva (il Grande Dio) e Īśāna (il sovrano) i suoi aspetti benevoli.
 
===[[Roberto Calasso]]===
*Erede di Rudra in un altro eone, Śiva mantiene un rapporto stretto con l'antilope. Usa sedersi su una pelle di antilope nera. A parte il serpente, l'antilope è l'unico animale che Śiva tenga a contatto con il suo corpo. Nei bronzi la si incontra spesso fra le dita della mano del dio, pronta a lanciarsi nella corsa. Quando Śiva vaga nella foresta come mendico, spesso un'antilope gli si avvicina e alza la testa verso di lui, che le offre foglie con la mano sinistra, mentre la destra regge una ciotola che è il teschio di Brahmā.
*Se da Brahma discende l'ordine e l'autorità sacerdotale, Śiva è la perpetua certezza che a un certo punto quell'ordine verrà abbattuto, che non reggerà all'urto di una qualche forza che sussiste al di là del rito.
*Śiva è anche colui che più di ogni altro è suscettibile al desiderio, che lo esaspera continuamente, che lo spinge all'estremo, che gli è affine nelle sue vene – al punto che talvolta si può pensare che Śiva sia il desiderio, che Śiva sia Kāma.
 
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