Dylan Thomas: differenze tra le versioni
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*Tutto ciò che è nascosto dovrebbe essere messo a nudo. Essere spogliati dall'oscurità significa essere puliti, spogliare dall'oscurità è rendere puliti.
*La mia poesia è, o dovrebbe essermi, utile per una sola ragione: è il resoconto del mio sforzo individuale per passare dall'oscurità a una qualche misura di luce.
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*Ci sono ingiustizia, confusione, criminale ignoranza, virtù corrotta e invertita, ipocrisia e cecità di pietra in ogni sfera della vita. Se soltanto per un momento il mondo occidentale potesse far cadere i veli che, fin dai tempi della Riforma, gli si sono attaccati addosso come le croste di una malattia, e guardare, con occhi illuminati, il cesso che ha creato, la grandezza che ha spaccato e strangolato, l'inedia che ha promosso, le perversioni e le ignoranze che ha insegnato, alla fine morirebbe di vergogna. E noi, che non abbiamo vissuto abbastanza per essere completamente corrotti, potremmo costruire con le sue ossa, buone per concime, la base di una civiltà giusta e ragionevole.
*Una mia poesia ha bisogno di una schiera di immagini... Io creo un'immagine – sebbene "creo" non sia la parola giusta; lascio, forse, che un'immagine "si crei" in me emozionalmente, e poi vi applico quel tanto di potere intellettuale e critico che posseggo – lascio che ne generi un'altra, lascio che questa nuova immagine contraddica la prima, faccio, della terza immagine, generata dalla contraddizione delle altre due, una quarta immagine contraddittoria, e le lascio tutte, nei limiti formali che mi sono imposto, cozzare insieme. Ciascuna immagine contiene in sé il germe della propria distruzione, e il mio metodo dialettico, così come io lo intendo, è un costante ergersi e crollare delle immagini che si sprigionano dal germe centrale, che è esso stesso distruttivo e costruttivo allo stesso tempo... Dall'inevitavile conflitto delle immagini cerco di concludere quella pace momentanea che è la poesia.
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*Tutto ciò che facciamo evoca un demone.
*Nella vita devi tirare avanti mediocremente con la routine del guadagno, innamorarti, accoppiarti e morire. L'artista differisce dai suoi simili in questo: per lui non si tratta dell'unico mondo, lui ha la luminosità interiore.
*Non importa se i tuoi scritti saranno pubblicati o no.
*L'artista non ha alcuna necessità di fare qualsiasi cosa: egli è una legge di per sé, e la sua grandezza o la sua modestia salgono e scendono in base a ciò.
*La scrittura automatica è indegna come letteratura, interessante che possa essere per lo psicologo e il patologo... La mia facilità, come la chiamano, è in realtà un lavoro tremendamente duro. Scrivo alla velocità di due versi l'ora. Ho scritto centinaia di poesie e ognuna mi è costata ore e ore di dolore, sudore e tortura cerebrale.
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*Mi sembra assurdo che tutta la buona poesia debba necessariamente essere semplice. Non vedo alcuna necessità per cui le più grandi verità del mondo, e le più grandi variazioni di tali verità, dovrebbero essere così semplici da essere capite dalla mente più ingenua. Vi sono cose, e cose preziose, così complicate che anche colui il quale ne scrive non capisce che cosa sta scrivendo.
*La vita scorre davanti alle finestre e io la odio ancor più di minuto in minuto. Vedo i gesti triti e ritriti, i sorrisi compiti, le cellule grigie che girano intorno al nulla sotto le pie bombette. [...] I passanti sono spaventosi. Li vedo in tutti i loro piccoli orrori.
*Sto diventando più oscuro di giorno in giorno.
*Quelle che noi consideriamo perversioni sono, per la maggior parte, sentieri appartati sani e naturali della vita sessuale.
*Il demone alcol da qualche tempo è divenuto un amico un po' troppo opprimente e un po' troppo intimo.
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*La palla che lanciai giocando nel parco <br /> Non è ancora scesa al suolo.
*La forza che nella verde miccia spinge il fiore <br /> Spinge la mia verde età; <br /> Quella che spacca le radici degli alberi <br />
*In principio era il verbo, il verbo <br /> Che dalle solide basi della luce <br /> Astrasse tutte le lettere dal vuoto; <br /> E dalle nebulose basi del respiro <br /> Il verbo affluì, traducendo al cuore <br /> Primi caratteri di nascita e di morte
*Mi ci vogliono dieci paradossi <br /> Per ricomporre in me una verità
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