Vijñānabhairava Tantra: differenze tra le versioni

m
Riga 29:
:A occhi chiusi, osserva il tuo essere interiore nei dettagli. In questo modo vedi la tua vera natura. (s. 6; ''I segreti della trasformazione'')
*57. Lo yogin mediti come questo tutto, o grande Dea, sia diventato [[vuoto]]. La sua mente si dissolverà allora in esso ed egli godrà, di conseguenza, della dissoluzione della mente. (XXXIV; 2002)
*70. Allo sperimentare una grande [[gioia]] o alla vista di un [[amico]] dopo lungo tempo, meditando sulla beatitudine sorta, ecco che [lo yogin], immerso con la mente in essa, in essa si dissolve. (XLVII; 2002)
*71. Se uno, in occasione del dischiudersi della beatitudine gustativa, manifestata da cibi e bevande, realizza nella meditazione tale stato di pienezza, allora si invera la grande [[beatitudine]]. (XLVIII; 2002)
:Mangiando o bevendo, diventa il sapore del cibo o della bevanda e siine ricolma. (s. 5; ''I segreti del tantra'')
Riga 35:
:Quando sei sdraiata su un letto o seduta su una sedia, lasciati diventare senza peso, oltre la mente. (s. 12; ''Il libro dei segreti'')
*88. In chi recita il fonema A senza bindu e senza visarga, nasce, o Dea, all'improvviso un grande flusso di conoscenza, il Supremo Signore. (LXV; 2002)
*98. Quel principio che ha come qualità la [[coscienza]] è presente indifferentemente in tutti i corpi, sicché colui che mediti come il tutto sia essenziato di esso, diventa vincitore del mondo. (LXXV; 2002)
*109. In virtù di una subitanea caduta a terra, dopo un continuo girare intorno col corpo, si invera, arrestata la potenza di perturbazione, lo stato supremo. (LXXXVI; 2002)
*133. Non vi è per me legame, non vi è liberazione, i quali sono spauracchi per chi ha paura: tutto ciò non è che un'immagine riflessa nella mente come quella del sole nell'acqua. (CIX; 2002)
28 514

contributi