Yoga: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Le discipline dello ''[[Yoga]]''}} attraverso particolari forme di concentrazione mentale, si propongono di ricondurre il [[pensiero]] alla sua primordiale sfera creativa, là dove è sorgente di realtà e non riflessione su cose esistenti. ([[Pio Filippani Ronconi]])
*Avendo purificato il suo cuore e avendo portato alla perfezione il suo pensiero, lo yogin capisce: Io sono il tutto, la suprema beatitudine. (''[[Paiṅgala Upaniṣad]]'')
*Come si è osservato nel quinto capitolo, l'haṭhayoga (o kuṇḍalinīyoga) è di natura tantrica, ma quanti oggi lo praticano, in India e nel resto del mondo, non sono necessariamente ''tāntrika''. Esistono, tuttavia, yogin ''tāntrika'', sui quali ci soffermeremo in seguito. ([[André Padoux]])
*È davvero uno yogi chi vede se stesso nell'intero universo e l'intero universo in se stesso. ([[Vivekananda]])
*È inutile ricercare le origini dello Yoga, che affondano in quel terreno magico nel quale vivono i popoli primitivi e che l'evolversi della cultura non riesce a far dimenticare pur sublimandolo Certe analogie nei particolari con le dottrine di antiche scuole iniziatiche della [[Cina]], affioranti nel [[Taoismo]], rendono assai probabile l'opinione che esistessero in gran parte dell'Asia meridionale sud-orientale certe prassi, basate soprattutto sul controllo del respiro e su processi autoipnotici, dalle quali lentamente e per gradi derivarono sia lo Yoga, sia quelle correnti taoiste di cui si è fatto parola. ([[Giuseppe Tucci]])