André Padoux: differenze tra le versioni

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*Sarei tentato di affermare che qui abbiamo a che fare con due manifestazioni differenti del medesimo sostrato indiano, una popolare, comune (più legata alla terra), l'altra colta, elitaria (che reca tracce indoeuropee), il contatto e le interferenze tra le quali avrebbero fatto sì che apparisse ai margini dell'ortodossia vedico-brahmanica quell'insieme di speculazioni e pratiche che avrebbe costituito il tantrismo. (p. 31)
*[[Devi|Questa]] è una, onnipresente, sovrana; le diverse dee adorate nei culti privati o pubblici, pur con le loro differenze a volte molto marcate, non sono altro che sue forme particolari (pp. 80-81)
*Vivere, esistere consapevolmente come ''tāntrika'', è vivere in un universo che si avverte penetrato dall'energia divina, un complesso energetico nel quale il [[corpo]] è immerso, facendone parte e offrendone un riflesso nella propria struttura: un corpo in cui sono presenti le forze sovrannaturali, le divinità, che lo animano e lo legano al cosmo, un corpo che ha una struttura e una vita divino-umane, e che è, inoltre, un corpo yogico. (p. 95)
*Il ''dhyāna'', che in contesto tantrico indica innanzitutto la rappresentazione mentale di una divinità, nella pratica presenta spesso una dimensione corporea: è attraverso la [[meditazione]] che lo yogin si raffigura il proprio corpo immaginale e vive la presenza di questo dentro di sé. (p. 109)
*Il [[sesso]] in [[India]] non è un peccato: in genere è considerato come un'attività ordinaria la cui pratica, tuttavia, lega l'essere umano al mondo, ai suoi piaceri come ai suoi dolori, disperdendo una forza che dovrebbe essere conservata per mantenere o accrescere la propria potenza, una forza che dovrebbe essere utilizzata, mutata o trascesa per affrancarsi dai limiti della vita sulla terra. (p. 115)