André Padoux: differenze tra le versioni

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*Per concludere, va forse sottolineato il fatto che il sesso, in tutti i casi osservati, sia utilizzato come un mezzo verso la trascendenza (o almeno verso «stati di coscienza alterati»), o verso poteri sovrannaturali. Non si tratta di una pulsione alla quale si cede, ma di una forza che si domina. È una padronanza tecnica, non ha a che fare con l'edonismo: la vita tantrica non è ricerca del piacere. (p. 127)
*In tal modo, il ''[[Tantrāloka]]'' (che dobbiamo nuovamente proporre) presenta le vie (''upāya'', «mezzo») della liberazione, le quali conducono tutte all'esperienza mistica della divinità, secondo la crescente intensità della grazia divina profusa sull'adepto. (pp. 172-173)
*I mezzi per giungere a un'esperienza mistica che il ''[[Vijñānabhairava Tantra|Vijñānabhairava]]'' descrive rientrano nel sistema di pensiero, nella visione metafisica del non-dualismo dello [[Spanda]] o del [[Trika]], che considerano l'universo null'altro che l'apparire della divinità, la quale è, dunque, onnipresente. (p. 176)
*Questi sono solo alcuni dei centododici<ref>Centodue, nel testo, ''sic''.</ref> casi citati nel ''Vijñānabhairava'', un testo per molti aspetti eccezionale, la cui lettura non si raccomanderà mai abbastanza. (p. 178)
*[[Shiva|Śiva]], quando è adorato da brahmani ''smārta'' come una delle cinque forme divine del ''pañcāyatana'', non è tantrico. Sicuramente non è tantrico per [[Adi Shankara|Śaṇkara]]. Questo non ci impedisce di affermare che Śiva, da vedico (Rudra), sia divenuto essenzialmente tantrico nella maggior parte delle sue tante forme. (p. 203)
 
==Note==