Prosper Mérimée: differenze tra le versioni
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*Dubito assai che la signorina Carmen fosse di razza pura; se non altro era infinitamente pù graziosa di tutte le donne del suo popolo che mi sia mai capitato di incontrare. Perché una [[donna]] sia bella – dicono gli spagnoli – bisogna che riunisca in sé trenta ''se'' o, se si vuole, che si possa definire mediante dieci aggettivi adatti ciascuno a tre parti della sua persona. Deve avere ad esempio tre cose nere: gli occhi, le palpebre, le sopracciglia; tre sottili: le dita, le labbra, i capelli ecc. Vedete [[Pierre de Bourdeille|Brantôme]] per il resto. (p. 19)
===Citazioni sul libro===
*In ''Carmen'' confluiscono l'amore per l'esotico e l'attrazione per il fuorilegge. Don José, stregato dall' «esotica» Carmen, diviene, per amor suo, un fuorilegge: ma non riesce mai ad esserlo completamente, e finisce col soccombere, pur uccidendola, alla gitana che è il simbolo di quel che sta al di là di ogni regola e di ogni legge, del puro capriccio. ([[Franco Montesanti]])
*Mérimée concepì la sua novella in un momento in cui il brigante era da tempo l'eroe alla moda. Da [[Friedrich Schiller|Schiller]] a [[Walter Scott|Scott]], da [[George Gordon Byron|Byron]] a [[Eugène Sue|Sue]], non si contano le opere che tra Settecento e Ottocento sono popolate da fuorilegge sottomessi soltanto alle loro regole o a quelle del loro «clan». Mérimée si inserì in questa tradizione, così come in quella dell'amore per la «pittoresca» Spagna, il paese che allora più attirava i romantici d'ogni tipo. ([[Franco Montesanti]])
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