Élisabeth Badinter: differenze tra le versioni

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{{Intestazione|Intervista di Franco Marcoaldi, ''Lipperatura'', 3 novembre 2011}}
* Viviamo ancora nell´'onda lunga del [[Il Sessantotto|Sessantotto]], che ha portato un formidabile attacco all'idea di autorità, e di legge. A tutto vantaggio della soddisfazione del desiderio e della pulsione, declinati nelle più diverse forme. Ora siamo alla fine di quella rivoluzione, di cui non sottovaluto affatto i benefici effetti. Abbiamo aperto porte e finestre ed è andata bene così. Tra parentesi, mi sono via via convinta che questo attacco frontale all'autoritarismo sia tra le cause dell´'allungamento medio della vita. Assieme, è ovvio, agli enormi progressi in ambito medico, scientifico, igienico, alimentare. Lo penso perché ha determinato una sorta di liberazione psicologica: tanto per le donne, che non dovevano più attenersi ai modelli tradizionali di femminilità, quanto per i maschi, che non dovevano più conformarsi ai vecchi modelli di virilità. Per contro, è altrettanto evidente che questo progressivo trionfo del desiderio, ha raggiunto ormai una soglia molto pericolosa. È arrivato il momento di porre dei limiti, di tornare al rispetto della legge. Siamo davvero ai bordi della barbarie.
* Se la donna diventa uguale all'uomo, sostengono le esponenti di questa tendenza {{NDR|il [[femminismo]] della differenza americano}}, si tradisce la femminilità. E invece è proprio dall´'esaltazione della femminilità, dalla sua costitutiva differenza, che bisogna partire. Da qui la nuova centralità attribuita alla figura della [[madre]], perché è la capacità di procreare che conferisce alla donna la sua generosità e superiorità morale. Si ripropone così una separatezza naturale che da un lato vede un uomo immancabilmente aggressivo, violento, sopraffattore, e dall´'altro una donna sempre fragile, attenta, accogliente. Ma la generalizzazione in due blocchi contrapposti, gli uomini e le donne, non porta da nessuna parte. Riconduce nella trappola dell´'essenzialismo e non risponde a verità.
* Sa perché non ho mai creduto alla logica delle quote? Perché le donne che ho visto all'opera nei luoghi di potere sono esattamente come gli uomini. Per una semplicissima ragione: il [[potere]] non ha sesso. Così come non ha sesso l'[[autorità]], sulla cui figura vorrei spendere un'ultima parola. Forse oggi è tanto più difficile individuarla, perché l'autorità ha bisogno di segreto e distanza. E oggi sono scomparsi sia l'uno che l'altra. Senza contare che una persona autorevole, per essere tale, deve essere capace di dire no. Ma quanto è diventato difficile pronunciare quella paroletta, in un mondo come il nostro, letteralmente ossessionato dal consenso.