Edoardo Mori: differenze tra le versioni

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{{Intestazione|1=''E il giudice si tolse la toga'', intervista a ''il Giornale'', 18 settembre 2011}}
<!--NELLO STESSO ORDINE IN CUI SONO STATI RIPORTATI NELL'ARTICOLO-->
* Sarei potuto rimanere fino al 2014, ma non ce la facevo più a reggere l'idiozia delle nuove leve che sui giornali e nei tiggì incarnano il volto della magistratura. Meglio la pensione.
 
*Il sistema di [[polizia]], il trattamento dell'imputato e il rapporto fra pubblici ministeri e giudice sono ancora fermi al 1930.
 
*Le [[polizia|forze dell'ordine]] considerano delinquenti tutti gli indagati, i cittadini sono trattati alla stregua di pezze da piedi, spesso gli interrogatori degenerano in violenza.
 
*Il [[Pubblico ministero|Pm]] gioca a fare il commissario e non si preoccupa di garantire i diritti dell'inquisito. E il [[Giudice per le indagini preliminari|Gip]] pensa che sia suo dovere sostenere l'azione del Pm.
 
*Di norma ai [[giudici]] non viene neppure comunicato se le loro sentenze sono state confermate o meno.
 
*Un [[giudice]] può sbagliare per tutta la vita e nessuno gli dice nulla.
 
*La corporazione è stata di un'abilità diabolica nel suddividere le eventuali colpe in tre gradi di giudizio. Risultato: deresponsabilizzazione totale.
 
*Il [[giudice]] di primo grado non si sente sicuro? Fa niente, condanna lo stesso, tanto - ragiona - provvederà semmai il collega in secondo grado a metterci una pezza. In effetti i giudici d'appello un tempo erano eccellenti per prudenza e preparazione, proprio perché dovevano porre rimedio alle bischerate commesse in primo grado dai magistrati inesperti. Ma oggi basta aver compiuto 40 anni per essere assegnati alla Corte d'appello. Non parliamo della Cassazione: leggo sentenze scritte da analfabeti.
 
*La categoria [dell'[[Giudici|ordine giudiziario]]] s'è autoapplicata la regola che viene attribuita all'imputato Stefano Ricucci: "È facile fare il frocio col sedere degli altri". Le risulta che il Consiglio superiore della magistratura abbia mai condannato i giudici che distrussero Enzo Tortora? E non parliamo delle centinaia di casi, sconosciuti ai più, conclusi per l'inadeguatezza delle toghe con un errore giudiziario mai riparato: un innocente condannato o un colpevole assolto. In compenso il Csm è sempre solerte a bastonare chi si arrischia a denunciare le manchevolezze delle Procure.
 
*Dopo aver letto una relazione scritta per un pubblico ministero pugliese, con la quale il perito avrebbe fatto condannare un innocente sulla base di rivoltanti castronerie, mi permisi di scrivere al procuratore capo, avvertendolo che quel consulente stava per esporlo a una gran brutta figura. Ebbene, l'emerita testa mi segnalò per un procedimento disciplinare con l'accusa d'aver "cercato di influenzarlo" e un'altra emerita testa mi rinviò a giudizio. Ogni volta che ho segnalato mostruosità tecniche contenute nelle sentenze, mi sono dovuto poi giustificare di fronte al Csm. E ogni volta l'organo di autogoverno della magistratura è stato costretto a prosciogliermi. Forse mi ha inflitto una censura solo nel sesto caso, per aver offuscato l'immagine della giustizia segnalando che un incolpevole cittadino era stato condannato a Napoli. Ma non potrei essere più preciso al riguardo, perché, quando m'è arrivata l'ultima raccomandata dal Palazzo dei Marescialli, l'ho stracciata senza neppure aprirla. Delle decisioni dei supremi colleghi non me ne fregava più nulla.
 
*{{NDR|Rispondendo a "Perché ha fatto il magistrato?"}} Per laurearmi in fretta, visto che in casa non c'era da scialare. Fin da bambino me la cavavo un po' in tutto, perciò mi sarei potuto dedicare a qualsiasi altra cosa: chimica, scienze naturali e forestali, matematica, lingue antiche. Già da pretore mi documentavo sui testi forensi tedeschi e statunitensi e applicavo regole che nessuno capiva. Be', no, a dire il vero uno che le capiva c'era: Giovanni Falcone.
 
*{{NDR|Parlando del "magistrato trucidato con la moglie e la scorta a Capaci."}} Mi portò al Csm a parlare di armi e balistica. Ma poi non fui più richiamato perché osai spiegare che molti dei [[periti]] che i tribunali usavano come oracoli non erano altro che ciarlatani. Ciononostante questi asini hanno continuato a istruire i giovani magistrati e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma guai a parlar male dei periti ai Pm: ti spianano. Pensi che uno di loro, utilizzato anche da un'università romana, è riuscito a trovare in un residuo di sparo tracce di promezio, elemento chimico non noto in natura, individuato solo al di fuori del sistema solare e prodotto in laboratorio per decadimento atomico in non più di 10 grammi.
 
*{{NDR|Rispondendo a "Per quale motivo i pubblici ministeri scambiano i periti per oracoli?"}} Ma è evidente! Perché i periti offrono ai [[Pubblico ministero|Pm]] le risposte desiderate, gli forniscono le pezze d'appoggio per confermare le loro tesi preconcette. I Pm non tollerano un perito critico, lo vogliono disponibile a sostenere l'accusa a occhi chiusi. E siccome i periti sanno che per lavorare devono far contenti i Pm, si adeguano.
 
*{{NDR|Rispondendo a "Ci sarà ben un organo che vigila sull'operato dei periti?"}} Nient'affatto, in Italia manca totalmente un sistema di controllo. Quando entrai in magistratura, nel 1968, era in auge un perito che disponeva di un'unica referenza: aver recuperato un microscopio abbandonato dai nazisti in fuga durante la seconda guerra mondiale. Per ottenere l'inserimento nell'albo dei [[periti]] presso il tribunale basta essere iscritti a un ordine professionale. Per chi non ha titoli c'è sempre la possibilità di diventare perito estimatore, manco fossimo al Monte di pietà. Ci sono marescialli della Guardia di finanza che, una volta in pensione, ottengono dalla Camera di commercio il titolo di periti fiscali e con quello vanno a far danni nelle aule di giustizia.
 
*Anche lei [rivolgendosi all'intervistatore] può diventare [[perito]]: deve solo trovare un amico giudice che la nomini. I tribunali rigurgitano di tuttologi, i quali si vantano di potersi esprimere su qualsiasi materia, dalla grafologia alla dattiloscopia. Spesso non hanno neppure una laurea.
 
*Nel mondo anglosassone vi è una tale preoccupazione per la salvaguardia dei [[diritti]] dell'imputato che, se in un processo si scopre che un perito ha commesso un errore, scatta il controllo d'ufficio su tutte le sue perizie precedenti, fino a procedere all'eventuale revisione dei processi. In Italia periti che hanno preso cantonate clamorose continuano a essere chiamati da Pm recidivi e imperterriti, come se nulla fosse accaduto.
 
*{{NDR|Rispondendo a "Può fare qualche caso concreto?" riferendosi all'affermazione: "In Italia periti hanno preso cantonate clamorose"}} Nel caso dell'aereo Itavia, inabissatosi vicino a Ustica nel 1980, gli esami chimici volti a ricercare tracce di esplosivi su reperti ripescati a una profondità di circa 3.500 metri vennero affidati a chimici dell'Università di Napoli, i quali in udienza dichiararono che tali analisi esulavano dalle loro competenze. Però in precedenza avevano riferito di aver trovato tracce di T4 e di Tnt in un sedile dell'aereo e questa perizia ebbe a influenzare tutte le successive pasticciate indagini, orientate a dimostrare che su quel volo era scoppiata una bomba. Vuole un altro esempio di imbecillità esplosiva?
 
*Per anni fior di magistrati hanno cercato di farci credere che il plastico impiegato nei più sanguinosi attentati attribuiti all'estrema destra, dal treno Italicus nel 1974 al rapido 904 nel 1984, era stato recuperato dal lago di Garda, precisamente da un'isoletta, Trimelone, davanti al litorale fra Malcesine e Torri del Benaco, militarizzata fin dal 1909 e adibita a santabarbara dai nazisti. Al processo per la strage di Bologna l'accusa finì nel ridicolo perché nessuno dei periti s'avvide che uno degli esplosivi, asseritamente contenuti nella valigia che provocò l'esplosione e che pareva fosse stato ripescato nel Benaco dai terroristi, era in realtà contenuto solo nei razzi del bazooka M20 da 88 millimetri di fabbricazione statunitense, entrato in servizio nel 1948. Un po' dura dimostrare che lo avessero già i tedeschi nel 1945.
 
*Si dice che questo esame presenti una probabilità d'errore su un miliardo. Falso. Da una ricerca svolta su un database dell'Arizona, contenente 65.000 campioni di [[Dna]], sono saltate fuori ben 143 corrispondenze. [Riferendosi all'[[Omicidio di Meredith Kercher|omicidio di Meredith Kercher]]] Comunque era sufficiente vedere i filmati in cui uno degli investigatori sventolava trionfante il reggiseno della povera vittima per capire che sulla scena del delitto era intervenuta la famigerata squadra distruzione prove. A dimostrazione delle cautele usate, il poliziotto indossava i guanti di lattice. Restai sbigottito vedendo la scena al telegiornale. I guanti servono per non contaminare l'ambiente col Dna dell'operatore, ma non per manipolare una possibile prova, perché dopo due secondi che si usano sono già inquinati. Bisogna invece raccogliere ciascun reperto con una pinzetta sterile e monouso. I guanti non fanno altro che trasportare Dna presenti nell'ambiente dal primo reperto manipolato ai reperti successivi. E infatti adesso salta fuori che sul gancetto del reggipetto c'era il Dna anche della dottoressa Carla Vecchiotti, una delle perite che avrebbero dovuto isolare con certezza le eventuali impronte genetiche di Raffaele Sollecito e Amanda Knox.
 
*La [[galera]] [viene utilizzata] come mezzo di pressione sui sospettati per estorcere confessioni. Le manette sono diventate un moderno strumento di tortura per acquisire prove che mancano e per costringere a parlare chi, per legge, avrebbe invece diritto a tacere.
 
*{{NDR|Rispondendo a "Come mai la giustizia s'è ridotta così?"}} Perché, anziché cercare la prova logica, si preferiscono le tesi fantasiose, precostituite. Le statistiche dimostrano invece che nella quasi totalità dei casi un [[delitto]] è banale e che è assurdo andare in cerca di soluzioni da romanzo giallo.
 
*{{NDR|Rispondendo a "Perché si commettono tanti errori nelle indagini?"}} I [[giudici]] si affidano ai laboratori istituzionali e ne accettano in modo acritico i responsi. Nei rari casi in cui l'indagato può pagarsi un avvocato e un buon perito, l'esperienza dimostra che l'accertamento iniziale era sbagliato. I medici i loro errori li nascondono sottoterra, i giudici in galera. Paradigmatico resta il caso di Ettore Grandi, diplomatico in Thailandia, accusato nel 1938 d'aver ucciso la moglie che invece si era suicidata. Venne assolto nel 1951 dopo anni di galera e ben 18 perizie medico-legali inconcludenti.
 
*L'[[indagato]] innocente avrebbe più vantaggi dall'essere giudicato in base al lancio di una monetina che in base a delle perizie. E le risparmio l'aneddotica sulla voracità dei periti.
 
*Nel Regno Unito vi è il ''Forensic sciences service'', soggetto a controllo parlamentare, che raccoglie i maggiori esperti in ogni settore e fornisce inoltre assistenza scientifica a oltre 60 Stati esteri. Rivolgiamoci a quello [nell'ambito del reperimento dei periti]. Dispone di sette laboratori e impiega 2.500 persone, 1.600 delle quali sono scienziati di riconosciuta autorità a livello mondiale.
 
*In Italia non esiste un testo che insegni come si conduce un [[interrogatorio]]. La regola fondamentale è che chi interroga non ponga mai domande che anticipino le risposte o che lascino intendere ciò che è noto al pubblico ministero o che forniscano all'arrestato dettagli sulle indagini. Guai se il magistrato fa una domanda lunga a cui l'inquisito deve rispondere con un sì o con un no.
 
*{{NDR|Rispondendo a "In mezzo a questo mare di fanghiglia, lei com'è riuscito a fare il giudice per 42 anni, scusi?"}} Mi consideri un pentito. E un corresponsabile. Anch'io ho abusato della carcerazione preventiva, ma l'ho fatto, se mai può essere un'attenuante, solo con i pregiudicati, mai con un cittadino perbene che rischiava di essere rovinato per sempre. Mi autoassolvo perché ho sempre lavorato per quattro.
 
*In Germania o in Francia non si parla mai di [[giustizia]]. Sa perché? [rivolgendosi all'intervistatore] Perché funziona bene. I [[magistrati]] sono oscuri funzionari dello Stato. Non fanno né gli eroi né gli agitatori di popolo. Nessuno conosce i loro nomi, nessuno li ha mai visti in faccia.
 
*Ho smesso d'andare ai convegni di magistrati da quando, su 100 partecipanti, 80 si presentavano con "La Repubblica" e parlavano solo di politica. Tutti espertissimi di trame, nomine e carriere, tranne che di diritto.
 
*{{NDR|Rispondendo a "Quanti sono i giudici italiani dai quali si lascerebbe processare serenamente?"}} Non più del 20 per cento. Il che collima con le leggi sociologiche secondo cui gli incapaci rappresentano almeno l'80 per cento dell'umanità, come documenta [[Gianfranco Livraghi]] nel suo saggio ''Il potere della stupidità''.
 
*{{NDR|Rispondendo a "Perché ha aspettato il collocamento a riposo per denunciare tutto questo?"}} A dire il vero l'ho sempre denunciato, fin dal 1970. Solo che potevo pubblicare i miei articoli unicamente sul mensile Diana Armi. Ha chiuso otto mesi fa.
 
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