Nico Perrone: differenze tra le versioni

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===[[Explicit]]===
Il clima tra gli Stati Uniti e Mattei è talmente cambiato che l'ambasciata di Roma, nell'agosto del 1962, all'indomani di una durissima campagna di [[Indro Montanelli]] contro Mattei e l'ENI, rassicura il Dipartimento di Stato di avere raccolto dai portavoce della Esso e della Mobil una dichiarazione di estraneità a quegli attacchi.
 
==Citazioni su Nico Perrone==
*Ne consegue l'obbligo di rivolgersi ai mercati d'oltremare. In una corsa di questo genere, l'Inghilterra è la meglio piazzata, in quanto ha utilizzato la via più sicura e veloce: quella dei legami della finanza. Da allora, legata a Londra, l'America latina resterà alla periferia dell'economia-mondo europea, dalla quale anche gli Stati Uniti, costituiti nel 1787, avranno, nonostante i precoci vantaggi, molte difficoltà a uscire del tutto. È alla Borsa di Londra, e secondariamente a quella di Parigi, che si registrano, con le quotazioni dei prestiti, gli alti e i bassi dei nuovi destini dell'America. (da [[Fernand Braudel]], ''Civiltà materiale: secoli XV-XVIII'', p. 446 e nota: rimanda a Nico Perrone, ''Il manifesto dell'imperialismo americano'', pp. 321 ss.)
 
==Bibliografia==