Discussione:Gorizia: differenze tra le versioni

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nella voce [[w:Gorizia|Gorizia]] [http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Gorizia&diff=48646473&oldid=48517901 erano presenti] le seguenti citazioni che ho rimosso in accordo alle [[w:WP:Citazioni|linee guida]] del progetto e che riporto qui:
 
{{Quote|*Gorizia è la più bella porta aperta sull'Italia|''. ([[Max Klinger]]''}})
 
{{Quote|*Gorizia giace ingioiellata di ville. I piccoli edifici s'ingolfano nelle onde della verdura, imboscati tra i lauri, seminascosti dalle macchie degli alti pini. La vegetazione dei climi freddi si affratella in quei parchi alle piante tropicali. La città biancheggia tra questo artificiale imboscamento e lo rompe con le strade a doppie file di platani e di castani, che sembrano tanti raggi del suo perenne vivaio.| ([[Giuseppe Caprin]]}})
{{Quote|*Il viaggiatore che visita Gorizia rimane sorpreso vedendone la deliziosa posizione; egli nota che la natura ha versato la ricca cornucopia dei suoi doni su questa città per invitare il forestiero a sostare.| ([[Carl von Czoernig-Czernhausen]])
[[Carl von Czoernig-Czernhausen]]}}
{{Quote|*Vienna, 14 aprile 1898 Caro Wilhelm [...] partimmo venerdì sera dal Südbahnhof, e sabato mattina alle dieci giungemmo a Gorizia, dove andammo a passeggiare sotto un sole splendido, tra le case intonacate di bianco; vedemmo bianchi alberi in fiore, potemmo mangiare arance e frutta candita. [...] L'Isonzo è un fiume stupendo.| ([[Sigmund Freud]])
[[Sigmund Freud]], ''Lettere a [[Wilhelm Fliess]]''}}
 
{{Quote|*Dopo tutte queste peregrinazioni si resterà convinti che Gorizia per se stessa e per il suo circondario, colle sue case divise tra loro da giardini, colle sue viste alternate ed infinitamente varie su pianure, colline e montagne, deve venir considerata in rapporto al paesaggio quale uno dei siti più favoriti dalla natura senza perciò mancare dei comodi e degli allettamenti di una città grande|. ([[H.E. NOE']],1891}})
 
{{Quote|*Gorizia mi si presentò con un volto straniero, austriaco, o meglio d'un tipo indefinibile ma in qualche modo attinente al carattere di un'area della quale avevo già toccato i margini a Pontebba. Per le strade e al ristorante nel quale andai a pranzo, coglievo voci e frasi di una lingua che non era tedesca, né veneta come m'ero immaginato e neppure friulana. Dopo pranzo girai a lungo per le vie, vidi un bel castello sopra una rocca addossata alla città, un fiume vorticoso che sbucava dalle gole dei monti e le alture d'intorno, spelacchiate e calcinose come se la guerra vi fosse appena passata. Più tardi scoprii un lussuoso caffè pieno di specchi, di tavolini di marmo nero e di poltrone nelle quali sedevano anziani signori intenti a leggere dei giornali fissati a mezzi bastoni, che impugnavano e tenevano stesi come aste di bandiera. Presi anch'io uno di quei giornali e sdraiato in una poltrona cominciai a scorrerlo.| ([[Piero Chiara]], ''Vedrò Singapore?'')
[[Piero Chiara]], ''Vedrò Singapore?''}}
 
--[[Utente:Valepert|vale]][[Discussioni utente:Valepert|pert]] 15:39, 7 apr 2012 (CEST)
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