Sergej Aleksandrovič Esenin: differenze tra le versioni

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*''E dall'oscuro precipizio, | perché l'intero universo ne accolga lo schianto, | come un raggio di luce | infilerò nella valanga il mio capo ornato di stelle''. (da ''Inonia'')
*''Vai, vola, non ti angosciare, | per ogni cosa c'è un tempo e una sponda. | Le canzoni recano un vento | che risuonerà nei secoli''. (da ''La colombina del Giordano'')
*''Pegno di un destino non lieto | è questo cuore infelice di poeta''. (frammentoda di''Tu poesiasei noncosì titolatasemplice, income tutte''L'amore del teppista'', 1923; 2007)
*''Guarda questa armata di bottiglie! | Tutti i loro tappi mi servono | per sigillare bene la mia anima!'' (da ''La felicità è il premio dei rozzi'')
*''O sole, sole, | Secchio d'oro calato sul mondo, | Raccogli la mia anima | E tirala fuori dall'abisso di supplizi | Del mio paese! | Tutte le mattine, | abbarbicato alla catena dei tuoi raggi, | Do la scalata al cielo, | Per precipitare la sera, lacerato, | Nelle fauci del buio.'' (da ''Il libro d'ore del villaggio'')
*''Синий свет, свет такой синий! | В эту синь даже умереть не жаль. | Ну так что ж, что кажусь я циником, | Прицепившим к заднице фонарь! | Старый, добрый, заезженный Пегас, | Мне ль нужна твоя мягкая рысь? | Я пришел, как суровый мастер, | Воспеть и прославить крыс. | Башка моя, словно август, | Льется бурливых волос вином. | Я хочу быть желтым парусом | В ту страну, куда мы плывем''. (''Исповедь хулигана'')
:''O luce azzurra, immensamente azzurra, | In te è bello anche morire. | E non importa se mi prendono per un cinico | Che tiene un lume sopra le spalle. | Vecchio, buono, sfiancato Pegaso, | Mi serve forse il tuo trotto cadente? | Professionista-canaglia, sono venuto | a cantare i topi e a celebrarli. | E il mio capo che somiglia all'agosto | In vino di capelli tumultuosi si riversa. | Io voglio essere una vela d'oro | Per quella terra verso cui navighiamo''. (da ''Confessione di un teppista'')
*''E non desidero risultato migliore | che affogare i ricordi nel grido della tempesta. | Perché solo nel disordine trovo la forza | di vivere su questa terra''. (frammentoda di''Non poesiainsultatemi. nonEcco titolata,la tratta dalla raccoltamia tragedia!''Mosca delle bettole'', 1922)
*''Canterò, canterò, canterò! | Senza offendere niente di ciò che vive. | Se c'è spazio per il rimpianto | significa che un tempo abbiamo sorriso. | Noi tutti portiamo in tasca la mela della gioia | e in bocca il fischio del bandito''. (da ''Navigli equini, poema, 5'')
*''La tormenta di neve piange come un violino zigano | e io, ragazza gentile dal sorriso triste, | mi chiedo perché non divento timido sotto il tuo sguardo azzurro''. (frammentoda di''La poesiatormenta nondi titolata,neve trattapiange dalla raccolta ''Poesiecome postumeun eviolino frammentizigano'')
*''Tra poco il gelo coprirà il paese | e queste campagne. Dove, | dove salvarsi dalla sfortuna? | Non c'è più un luogo per sfuggire al nemico | che avanza con il suo ventre d' acciaio. | Eccolo, viene dalle valli con cinque dita aperte''. (da ''Sorokust, requiem, 1'')
*''Dove sei, felicità? Buio e disgusto, insulto e disprezzo. | Sei nascosta nei campi? Nelle osterie? Non vedo, non vedo. | Ma a tastoni, ecco – con le mani allungate, | la slitta con i cavalli... la neve... un bosco... su, andiamo | "Ehi, guidatore, più in fretta! Mica sono un tipo fiacco, io! | E non mi lagno se per le buche l'anima sussulta."'' (da ''Lettera alla madre'')