Renato Poggioli: differenze tra le versioni

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*{{NDR|A proposito di Konstantin Bal'mont}} Egli riduce la poesia soprattutto a suono, ad "amore sensuale della parola", o, per usare le sue parole, ad "illusione canora".<ref name=Poggioli/>
*{{NDR|A proposito di [[Andrej Belyj]]}} Più dotato come prosatore che come poeta [...] tracciò i suoi romanzi più importanti sulla tela d'immense, arbitrarie e personali allegorie. [...] Insomma un visionario ed un eccentrico, come si riconobbe egli stesso [...]. In fondo, lo spirito più rappresentativo e più tipico, anche dal punto di vista degli errori, della sua generazione e dell'intelligentia russa anteriore alla Rivoluzione, una classe destinata non tanto al martirio o al sacrificio quanto all'annientamento o al suicidio.<ref name=Poggioli/>
*[[Vjačeslav Ivanovič Ivanov|Ivanov]] considerò il poeta come un sacerdote, o come il pastore di un gregge, che ha cura d'anime. [...] Si costruì una poetica orfica e medievaleggiante, che concepiva la poesia come mistero e miracolo, come oracolo e profezia. Nella confraternita simbolistica egli vide una setta d'eletti o d'iniziati, di "fedeli d'amore", d'un amore isniemeinsieme cavalleresco e mistico.<ref name=Poggioli/>
*{{NDR|A proposito di Vjačeslav Ivanov}} Lo stile fastoso e solenne gli guadagnò [...] il soprannome di "Venceslao il Magnifico": perché la lingua di questo poeta è rituale e liturgica anche quando i temi sono profani e pagani.<ref name=Poggioli/>
*Le liriche di Venceslao Ivanon sono quasi sempre [...] odi o inni. La grecità è il suo ideale anche quando l'ispirazione è cristiana: una grecità in cui l'impulso dionisiaco è spesso più forte dell'equilibrio apollineo.<ref name=Poggioli/>