José Saramago: differenze tra le versioni

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Don Giovanni, quinto del nome nella successione dei re, andrà questa notte in camera di sua moglie, donna Maria Anna Giuseppa, che è giunta da più di due anni dall'Austria per dare infanti alla corona portoghese e fino ad oggi non ce l'ha fatta a ingravidare. Già si mormora a corte, dentro e fuori del palazzo, che la regina probabilmente ha il grembo sterile, insinuazione molto ben difesa da orecchie e bocche delatrici e che solo fra intimi si confida. Che la colpa ricada sul re, neppure a pensarlo, primo perché la sterilità non è male degli uomini, ma delle donne e per questo tante volte sono ripudiate, e secondo, tangibil prova, se pur fosse necessaria, perché abbondano nel regno bastardi del real seme e anche ora la fila gira l'angolo. Oltre a ciò, chi si consuma nell'implorare al cielo un figlio non è il re, ma la regina, e anche qui per due ragioni. La prima ragione è che un re, e tanto più se del Portogallo, non chiede quel che unicamente è in suo potere dare, la seconda ragione perché, essendo la donna, naturalmente, vaso per ricevere, dev'essere naturalmente supplice, sia in novene organizzate che in orazioni occasionali.
 
“Ma Dio o chi,lassù nel cielo,decide della durata delle vite,ha grandi scrupoli di equilibrio fra poveri e ricchi e,quando è necessario,perfino nelle famiglie reali si va a cercare contrappesi da mettere sulla bilancia,prova ne sia che,per compensare la morte di questo bambino del popolo,morirà l’infante don Pedro,quando arriverà alla stessa età”
===Citazioni===
*Con quella mano e quell'uncino puoi fare tutto quanto vuoi, e ci sono cose che un uncino fa meglio di una mano intera, un uncino non sente dolore se deve fissare un filo e un ferro, non si taglia, né si brucia, e io ti dico che [[Dio]] è monco, e ha fatto l'universo.
*Così è, figlia mia, e quanto più si prolungherà la tua vita, tanto più vedrai che il mondo è come una grande ombra che passa dentro al nostro cuore, per questo il mondo diventa vuoto e il cuore non resiste, Oh, madre mia, che cos'è nascere, Nascere è morire, Maria Barbara.
*Dovrebbe bastar questo, dire di uno come si chiama e aspettare il resto della vita per sapere chi è, se mai lo sapremo, poiché essere non significa essere stato, essere stato non significa sarà.
*È un difetto comune degli uomini, di dire più facilmente quello che credono che gli altri vogliono sentire piuttosto che attenersi alla verità, Tuttavia, perché gli uomini possano attenersi alla verità, dovranno prima conoscere gli errori, E commetterli.
*E se il cuore non ha capito, non arriva ad esser menzogna il detto della [[bocca]], ma piuttosto assenza.
*Forse solo il [[silenzio]] esiste davvero.
*Hanno riposato qui e là per la strada, silenziosi, né avevano di che dire, se perfino una sola parola è di troppo quando è la vita che sta cambiando, molto di più che se siamo noi che cambiamo in essa.
*Il [[tempo]], a volte, sembra che non passi, è come una rondine che fa il nido sulla grondaia, esce ed entra, va e viene, ma sempre sotto i nostri occhi.
*Ma la vittoria della [[vanità]] non è la modestia, tanto meno l'umiltà, è piuttosto il suo eccesso.
*Nessuno può essere senza essere, uomo e donna non esistono, esiste solo ciò che sono e la ribellione contro ciò che sono.
*Oltre alla conversazione delle donne, sono i sogni che trattengono il mondo nella sua orbita.
*Quanto alla leggerezza del fardello, così dovrebbe essere ogni volta che uomo e [[donna]] portano con sé ciò che hanno, e che ciascuno di loro si porti dentro l'altro, per non dover ritornare sui loro passi, è sempre tempo perduto e basta.
*Si dice che il [[male]] non regge a lungo, anche se, per la fatica che si porta dietro, a volte sembra di sì, ma quello su cui non c'è dubbio è che non dura il [[bene]] per sempre.
*Tutto il sapere è in Dio, Così è, rispose il Volatore, ma il sapere di Dio è come un fiume d'acqua che corre verso il mare, è Dio la fonte, gli uomini l'oceano, non valeva la pena di aver creato tanto universo se non dovesse essere così.
*Tutto nel mondo sta dando risposte, quel che tarda è il tempo delle domande.
*Un [[uomo]] ha bisogno di fare la sua provvista di sogni.
*Usa ciascuno gli occhi che ha per vedere ciò che può o che gli consentono, o solo una piccola parte di ciò che desidererebbe, quando non è per semplice opera del caso.
*Il riso abita tanto accosto alla lacrima, lo sfogo così vicino all'ansia e il sollievo tanto prossimo alla paura, trascorrendo in tal guisa la vita delle persone e delle nazioni.
 
===[[Explicit]]===