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Catene invisibili ed altro
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Citazioni sulla '''nebbia'''.
 
*Alla fine di [[novembre]], durante il disgelo, il treno della linea ferroviaria Pietroburgo-Varsavia si andava avvicinando a tutta velocità, verso le nove del mattino, a Pietroburgo. L'umidità e la nebbia erano tali che s'era fatto giorno a fatica; dai finestrini del vagone era difficile distinguere alcunché a dieci passi a destra e a sinistra. Fra i passeggeri c'era anche chi tornava dall'estero, ma erano affollati soprattutto gli scompartimenti di terza classe, pieni di piccoli uomini d'affari che non venivano da troppo lontano. Tutti, com'è logico, erano stanchi, gli occhi appesantiti per la nottata trascorsa, tutti infreddoliti, i visi pallidi, giallastri, color della nebbia. ([[Fëdor Mikhailovič Dostoevskij]], ''L'idiota'')
*Ché raddoppia i suoi tormenti chi con [[occhio]] mal sicuro, fra la nebbia del futuro va gli eventi a prevenir. ([[Pietro Metastasio]], ''L'estate'')
*Era inoltrata la sera del 18 marzo 1848. Una nebbia fine, fitta ed umidiccia, la quale a poco andare s'era risolta in pioviggina minutissima spruzzaglia, s'era abbattuta sulla città di [[Milano]], e ne bagnava il lastrico delle strade. Traverso quella nebbia i lampioni mandavano una luce fatta rossigna, la quale ti tornava, direi, melanconica e rimessa, e si rifletteva tristemente nel bagnato del pavimento. ([[Vittorio Bersezio]])
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*''La nebbia agl'irti colli | [[Pioggia|Piovviginando]] sale, | E sotto il maestrale | Urla e biancheggia il [[mare|mar]]; || Ma per le vie del borgo | Dal ribollir de' tini | va l'aspro odor de i [[vino|vini]] | L'anime a rallegrar''. ([[Giosuè Carducci]], da ''Rime nuove: San Martino'')
*Mi dicevano Pablo perché suonavo la chitarra. La notte che Amelio si ruppe la schiena sulla strada di Avigliana, ero andato con tre o quattro a una merenda in collina – mica lontano, si vedeva il ponte – e avevamo bevuto e scherzato sotto la luna di settembre, finché per via del fresco ci toccò cantare al chiuso. Allora le ragazze si erano messe a ballare. Io suonavo – Pablo qui, Pablo là – ma non ero contento, mi è sempre piaciuto suonare con qualcuno che capisca, invece quelli non volevano che gridare più forte. Toccai ancora la chitarra andando a casa e qualcuno cantava. La nebbia mi bagnava la mano. Ero stufo di quella vita. ([[Cesare Pavese]], ''Il compagno'')
*Mi pare che la nebbia inviti all'intimità, all'ottimismo, alla confidenza. (''[[Catene invisibili]]'')
*''Nascondi le cose lontane, | tu nebbia impalpabile e scialba, | tu fumo che ancora rampolli, | su l'alba, | da' lampi notturni e da' crolli | d'aeree frane! '' ([[Giovanni Pascoli]])
*Non è vero che sono brutta. Non è vero che sopra di me c'è sempre la nebbia. Non è vero che sono fredda e penso solo ai soldi. [..] Per chi mi avete preso? Io sono [[Milano]]. E sono una bella signora. (''Un giorno a Milano'' – Raffaella Rietmann, Michele Tranquillini)
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*''Un po' di [[sole]], una raggera d'[[angelo]], | e poi la nebbia; e gli alberi, | e noi fatti d'aria al [[mattino]].'' ([[Salvatore Quasimodo]], ''Acque e terre'')
*Una notte, in cui la nebbia offuscava la luce delle stelle turbando la quiete del luogo, mi ritrovai a percorrere in tutta solitudine l'oscura valle della vita, tra resti di ossa e cadaveri. Lì, lungo rive del fiume del sangue e delle lacrime, il cui fluire è come lo strisciare del serpente velenoso, la cui andatura è simile ai sogni dei criminali, mi fermai, con lo sguardo perso nel vuoto, ad ascoltare gli spiriti mormorare. ([[Kahlil Gibran]], ''Le tempeste'')
 
 
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