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*A Roma sta succedendo un fatto strano. Tutti occupati, tutti presi dai problemi del Piano Regolatore, gli Architetti non parlano più di Architettura e non parlandone e non scrivendone finiscono col non farne. Sembra che si sia rimandato il problema a un momento più calmo. Ma intanto si costruisce lo stesso, e l'edilizia, quella che sanno fare tutti anche i costruttori pizzicagnoli o i costruttori fabbricanti di caramelle, dilaga ovunque.
*Al "Modern of Art" di New York. Molte cose interessanti. Soprattutto interessante il pubblico. Stupore e compresa attenzione di questa folla di gioventù americana per le nostre cose europee. Provo un senso di superiorità. Sono molto contento di essere europeo. [[Picasso]], i tedeschi espressionisti, i futuristi italiani, [[Salvador Dalí|Dalì]], i francesi ultimi, mi sembrano fratelli, amici.
*Alle ore 2 e mezzo appuntamento con [[Ludwig Mies van der Rohe]]. Abita al numero 230 della Ohio Street. Una brutta casa ottecentesca di mattoni color vino e pietra bianca. Leggo con una certa commozione e tenerezza il suo nome sulla lista degli inquilini, insieme a tanti altri.
*Così i cosiddetti intellettuali impegnati sono sempre più relegati ai margini dei fatti nazionali. Tra poco non conteranno più niente, assolutamente niente. Vedi il caso di [[Nicola Signorello]], segretario della DC romana, che utilizza persone di nessun valore culturale, con ottimi risultati.
*Il1967 si chiude in una situazione incerta. La guerra del Vietnam pesa su tutti, pensieri per la crisi americana che ne consegue. Dissensi gravi nel Mercato Comune. Francia e Italia schierate su opposte posizioni per l'Inghilterra. L'Italia cerca di uscire da una situazione chiusa e particolare per avviare l'Europa unita. Olanda, Belgio e Lussemburgo sono apparentemente d'accordo, ma tiepidi. La Germania non vuole disgustare la Francia. Paris Presse, giornale gollista, ci definisce "il ventre molle d'Europa". Questo ci offende e ci fa un po' ridere. Questa Francia che vive tutta perché l'America l'alleva e fa l'anti-americana è comica e tragica. Francia finita. Italia in cammino. Sarà vero?
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