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*1. Perché proprio Kant? Ovvero: il fascino discreto della ragione pura
*2. Che tipo
*3. Come si può conoscere il mondo
*4. Come è possibile agire bene
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===[[Incipit]]===
Mi dicono che arrivai a camminare da solo, per la prima volta, tenendomi spasmodicamente a un colletto inamidato di mio padre. Il colletto era di mio padre, ma mio padre dentro non
=== Citazioni ===
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*[[Immanuel Kant|Kant]] ci ha per primo dimostrato che possiamo camminare da soli, ''senza appoggiarci a niente di esterno''. (pag. 21)
*Immaginarsi che esista
*[...] quello che dobbiamo sforzarci di trovare è «la veduta di un ordine superiore e immutabile delle cose». (pag. 22)
*
*Per mettere in moto i nostri muscoli, per farci agire, decidere [...], la [[ragione]] ha bisogno di certe "idee". Questi piccoli grandi motorini della ragione sono idee come quelle di libertà, di anima, di immortalità, di cosmo e, appunto, di dio. (pag. 22)
*Le [[Religione|religioni]] tradizionali sono una nostra proiezione, un modo efficace, pratico, di pensare a noi stessi. (pag. 23)
*In soldoni, e sempre alla buona, il super io di [[Freud]] è una sorta di liquore distillato
*La morale non viene dettata
*
*[[Immanuel Kant|Kant]] ha scacciato via come imperfetto e come immaturo ogni precetto morale "dettato
*{{NDR|Kant}} Il suo è un invito a [...] cercare le ragioni ultime della morale. (pag. 25)
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*Alcuni filosofi influenzati da Kant, come [[Johann Gottlieb Fichte|Fichte]], [[Friedrich Schelling|Schelling]] e [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]], hanno preso la cosa troppo alla lettera e, diversamente da Kant, hanno finito per negare che esista una realtà indipendente dal pensiero. Essi hanno affermato che, in un modo o in un altro, ''il pensiero crea il mondo''. Praticamente il colletto se lo sono messi al collo loro, hanno fatto di ogni uomo un dio che crea un suo mondo. (pag. 28)
*Il camminare con il solo colletto della [[Ragione|ragione]] significa smettere di pretendere di conoscere le cose al di fuori dei filtri concettuali e percettivi che
*Per [[Immanuel Kant|Kant]] i filosofi e i mistici, i fabbricanti di illusioni, sia pur nobili e belle, hanno preteso di trattare gli altri uomini come dei daltonici. Hanno addirittura preteso di far loro vedere altri, nuovissimi, colori. (pag. 29)
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*Dobbiamo rinunciare […], a uscire dalla nostra condizione di [[Uomo|uomini]]. (pag. 29)
*[[Immanuel Kant|Kant]] è il fondatore di una filosofia dei ''limiti della ragione''. «Cosa siano le cose ''in sé'' non lo saprò mai. Uomo, io posso solo sapere cosa sono le cose ''
*Secondo Kant [la ragione] è […] la sola fede razionale, […]che pensa se stessa, […] nel muoverci ad agire e a decidere, "come" libera, immortale, "come" tesa a un sommo bene, a dio. […] Togliere le virgolette a questo "come" significherebbe immergersi davvero negli scritti di Kant. (pag. 30)
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*La famosa frase di [[Immanuel Kant|Kant]] è: «Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me». Questa volta stellata, limpida, la si può forse pensare finalmente sgombra dal terrore di un dio tirannico e dalla facile consolazione di un dio paternalistico. (pag. 30)
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*La filosofia ha avuto i suoi eroi dal fascino rapinoso e pericoloso. [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]], il Napoleone della filosofia; [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]], il monellaccio che voleva provocare, scandalizzare; [[Karl Marx|Marx]], che aveva bisogno di smuovere masse di uomini per stravolgere il corso della storia. (pag. 31)
*[[Immanuel Kant|Kant]] è un eroe solitario, un esploratore polare. Un
*[…]; nel suo nome non sono mai state fatte sommosse, guerre, rivoluzioni. Sulla vita di [[Immanuel Kant|Kant]] nessuno ha mai pensato di fare un film. (pag. 31)
*Fascino poco discreto, invece, quello di [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]], di [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] e di [[Karl Marx|Marx]]. Certo è un fascino! La tenebrosa sregolatezza e
*Per questo io preferisco, senza reticenze e senza incertezze, il fascino discreto del cielo stellato sopra di me e della legge morale dentro di me. Il mio eroe è [[Immanuel Kant]], nato, vissuto e morto a Königsberg. Né da vivo, né da morto gli si è mai potuto rimproverare niente. La vera liberazione la dobbiamo a lui. (pag. 32)
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*[[Immanuel Kant|Kant]] sosteneva che il potere nutritivo della carne era tutto nel sugo e che la polpa ingombrava inutilmente lo stomaco.<ref>Da intendersi in senso metaforico.</ref> (pag. 38)
*{{NDR|Kant}} Senza aver mai messo piede in un laboratorio, stupì il grande chimico Hagen per le sue conoscenze "sperimentali". Hagen esclamò: «Ma non è possibile che
*{{NDR|Kant}} La sua forza, dicevano i suoi studenti, era di non far mai sentire
*[[Immanuel Kant|Kant]] scrisse poi nella sua opera ''Antropologia'' che, quando
*In materia di denaro, il principio di [[Immanuel Kant|Kant]] era «Né debiti, né spilorcerie», vivere di quanto si ha, senza indebitarsi, senza avere
*[[Immanuel Kant|Kant]] affermava che si debbono rispettare anche le [[leggi]] che non ci piacciono. Magari si deve contribuire a farle cambiare, ma le si devono rispettare fintanto che sussistono. «Per amore della comunità» (pag. 45-46)
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*La [[libertà]] è nel volere e nel pensare. Nel [[Conoscenza|conoscere]], la ragione deve percorrere le sue tappe obbligate. (pag. 47)
*Per certi religiosi
*[[Immanuel Kant|Kant]] credeva fermamente nel ruolo capitale
*La [[ragione]] è patrimonio di tutti, anche degli imberbi. Essa deve permettere proprio ai giovani di spodestare dai loro troni i tiranni, e dai loro pulpiti i predicatori dalla doppia verità. (pag. 53)
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*Un giorno, però, dopo aver letto le opere del grande empirista inglese [[David Hume]], [[Immanuel Kant|Kant]] «si svegliò dal sonno dogmatico». (pag. 58)
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*Le sensazioni sono il contenuto, i concetti sono il recipiente. Senza uno di questi due non si beve, cioè […] non si fa buona filosofia. (pag. 60)
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*La sintesi a priori è un mettere contenuti esterni, forniti via via dal mio girolonzare per il mondo e dal mio guardare le cose, dentro forme interne, proprie alla nostra specie. (pag. 61)
*Il concetto che qualcosa sia la [[Causa ed effetto|causa]] di
*[[Immanuel Kant|Kant]] con la sua sintesi a priori, cioè con
*Qui si entra nella "[[metafisica]]", in un terreno cioè ingombrato dai carrozzoni degli imbroglioni. (pag. 64)
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*{{NDR|Metafisici}} Architetti di diversi mondi ideali campati in aria, dei quali ciascuno, tranquillo, occupa il suo mondo con esclusione degli altri. Noi, dinanzi alla contraddizione delle loro visioni, pazienteremo finché questi signori siano usciti dal sogno. (pag. 64: Kant)
*Non tutto il terreno, dunque, oggi è ingombrato da impostori, come
==== Capitolo 4 ====
*Non dobbiamo considerare certe azioni come doverose perché sono precetti di [[Dio]], ma dobbiamo considerarle come precetti di Dio perché sono interiormente doverose.
*[[Immanuel Kant|Kant]] non è affatto un mangiapreti, né il classico "ateo del villaggio". (pag. 70)
*[[Immanuel Kant|Kant]] è profondamente rispettoso della libera volontà che interiormente "tende" alla religione, ma dice che è la religione e
*Il pilastro della vita [[Morale|morale]], il puntello della libertà sono, appunto, gli imperativi categorici interni. Essi dicono ''solo'': «Sii una persona morale, datti delle regole interamente razionali di comportamento, poni da te stesso i limiti della tua libertà». (pag. 72)
*[[Immanuel Kant|Kant]] trova mostruosa
*La persona [[morale]] deve trovare nella sua propria moralità
*Si deve essere [[Morale|morali]] perché
*Il soggetto razionale deve sempre obbedire alla "tirannica" voce del suo principio [[morale]]. Essa è tirannica (a volte), ma è pur sempre ''mia e solo mia''. (pag. 73)
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*Agisci come se tu potessi volere che la massima della tua [[Azione|azione]] divenisse legge universale della natura. (pag. 74: Kant)
*Agisci in moda da trattare
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*Basterebbe applicare con rigore questa massima kantiana a tutti i livelli dei rapporti tra gli uomini e le nazioni per, letteralmente, "rivoluzionare" il corso della storia. Purtroppo siamo molto lontani da questo. Scomparirebbe ad esempio ogni sfruttamento
*[[Immanuel Kant|Kant]] non è Machiavelli, è
*Una frase che non è di Kant, ma che si applica bene a [[Immanuel Kant|Kant]], è che
==== Capitolo 5 ====
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*Il [[Religione|culto]] deve essere libero, intimo, razionale e cosciente. (pag. 82)
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*{{NDR|Kant}} Il suo messaggio centrale è che [[dio]] è il frutto della volontà
==== Capitolo 6 ====
*Grosso modo, possiamo dire che per [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] il rapporto tra
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*Con [[Karl Marx|Marx]] e con […] il [[marxismo]] in pillole per le masse, la morale e
*Il fatto che la mela sia a portata di mano, verde, che mi piaccia, che io la desideri
*[[Immanuel Kant|Kant]] riderebbe sotto i baffi. Vedete che pasticcio avete combinato abbandonando la pura ragione? (pag. 94)
*
=== [[Explicit]] ===
Se questo non ci è molto chiaro, va benissimo. La filosofia è
Ciascuno tiri dalla favoletta la morale che la ragione gli detta.
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