Tiziano Scarpa: differenze tra le versioni

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'''Tiziano Scarpa''' (1963 – vivente), romanziere, drammaturgo e poeta italiano.
 
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*Dove stai andando? Butta via la cartina! Perché vuoi sapere a tutti i costi dove ti trovi in questo momento? D'accordo: in tutte le città, nei centri commerciali, alle fermate degli autobus o della metropolitana, sei abituata a farti prendere per mano dalla segnaletica; c'è quasi sempre un cartello con un punto colorato, una freccia sulla mappa che ti informa chiassosamente: "Voi siete qui". Anche a Venezia, basta che alzi gli occhi e vedrai molti cartelli gialli, con le frecce che ti dicono: devi andare per di là, non confonderti, Alla ferrovia, Per san Marco, All'Accademia. Lasciali perdere, snobbali pure. Perché vuoi combattere contro il [[labirinto]]? Assecondalo, per una volta. Non preoccuparti, lascia che sia la strada a decidere da sola il tuo percorso, e non il percorso a farti scegliere le strade. Impara a vagare, a vagabondare. Disorientati. Bighellona. (da ''Venezia è un pesce. Una guida'', Feltrinelli)
*Si vive bene, tutti soli, si lavora splendidamente, si perde tempo regalmente. (da ''Kamikaze d'occidente'', Rizzoli, 2003)
*L'interpretazione notturna mi dice che [[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]] usciva a caccia di avventure sessuali nelle borgate romane e nella fanghiglia del Terzo Mondo. L'interpretazione notturna mi dice che [[Pier Vittorio Tondelli|Tondelli]] girava i locali, i teatri, i concerti rock di tutta Europa a caccia di avventure sessuali; e cosi'così [[Aldo Busi|Busi]] negli autogrill, nei villaggi vacanze, nelle cliniche salutiste, al festival di Sanremo. Non e'è casuale se da queste scorribande sono venuti fuori capolavori della letteratura, vorrei quasi dire capolavori della letteratura civile: Ragazzi di vita, Scritti corsari, Un week - end postmoderno, Seminario sulla gioventu'gioventù, Altri abusi. (da ''[http://archiviostorico.corriere.it/1999/giugno/16/Cari_trentenni_non_dimenticate_Pasolini_co_0_9906162904.shtml Cari trentenni, non dimenticate Pasolini, Busi e Tondelli]'', ''Corriere della Sera'', 16 giugno 1999)
 
{{Intestazione|''l'Unità'', a cura di Maria Serena Palieri, 7 settembre 2001}}
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C'è una grande consolazione nella monotonia. Le abitudini servono a cullare gli animi che non hanno nessun altro abbraccio che li riscaldi. Il mondo si ripresenta sempre uguale, non è troppo doloroso, non aggiunge sofferenze inattese, non pungola con inspiegabili desideri.
 
Perché non esistono musiciste? Perché le [[donna|donne]] non compongono musica? Perché si accontentano di lasciarla risuonare dentro il loro animo, a tormentarle, a corrodere i loro pensieri? Perché non se ne liberano buttandola fuori? Che cosa succederebbe, se il mondo venisse invaso dai suoni che accadono dentro l'animo delle donne?
 
==Bibliografia==