Italia: differenze tra le versioni

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*Dietro una [[Linguaggio|lingua]] ci sta una [[letteratura]], e dietro una letteratura c'è un gusto, una civiltà. E l'Italia è grande perché vuol essere europea, non perché vuol vivere una sua gretta vita di provincia: quando si parla di romanità, si esprime con tale parola questa aspirazione all'influenza universale, non solo nel campo politico, ma anche nel campo culturale. ([[Luigi Russo]])
*Diventi italiano chi non fa l'indiano e non si proponga di colonizzarci in casa nostra. ([[Vittorio Feltri]])
*L'Italia è un paese: sta all'America, alla Russia, alla Cina, come Enna sta a Roma. ([[Michele Valori]])
*{{NDR|A [[Napoli]]}} Dopo il 1830 nacque una nidiata di giornali, che sebbene parlassero di sole cose letterarie, e dicessero quello che potevan dire, pure ei si facevano intendere, erano pieni di vita e di brio, e toccavano quella corda che in tutti rispondeva. Era moda parlare d'Italia in ogni scritturella, si intende già l'Italia dei letterati: e sebbene molti avessero la sacra parola pure al sommo della bocca, nondimeno molti altri l'avevano in cuore. ([[Luigi Settembrini]])
*E come si potrebbe non amare Italia? [...] Io credo che ogni uomo abbia due patrie; l'una è la sua personale, più vicina, e l'altra: Italia ([[Henryk Sienkiewicz]])
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*L'Italia è un'espressione geografica. ([[Klemens von Metternich]])
*L'Italia è un paese dove sono accampati gli italiani. ([[Ennio Flaiano]])
*L'Italia è un paese: sta all'America, alla Russia, alla Cina, come Enna sta a Roma. ([[Michele Valori]])
*L'Italia è un Paese ingovernabile e con questa ingovernabilità dobbiamo farci i conti tutti i giorni. ([[Edoardo Bennato]])
*L'Italia ha da trionfare, perché l'Italia è la [[libertà]], l'[[umanità]], la [[civiltà]]. Che tutti que' principii, disconosciuti e condannati dalle dinastie decadute, escano ora dall'ombra e dal silenzio, ove si tentava seppellirli; che il [[popolo]] fatto libero si ritempri nel sentimento della sua [[dignità]] e della sua [[potenza]]; che la [[violenza]] e l'[[iniquità]] dell'alto non autorizzino la violenza e l'iniquità del basso; che la [[paura]], questo vergognoso istinto di [[degradazione]] e di [[schiavitù]], sia sradicata affatto dalla [[coscienza]] popolare che si rialza: ecco il sistema di repressione che senza fallo riuscirà; e la palla sarà estratta dalla ferita, e la [[camorra]] non esisterà più, se non come memoria in quest'opuscolo caduto nell'oblio. ([[Marc Monnier]])