Günter Grass: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 21:
 
E va bene: sono recluso in una casa di salute, il mio infermiere mi osserva, quasi non mi stacca l'occhio di dosso; difatti c'è uno spioncino nella porta, e il mio infermiere ha l'occhio di quel bruno che di scrutare me, l'occhiazzurro, è incapace.
 
{{NDR|Günter Grass, ''Il tamburo di latta'', traduzione di Bruna Bianchi, Feltrinelli Editore Milano}}
 
Line 32 ⟶ 33:
 
... e una volta, quando Mahlke già sapeva nuotare, ce ne stavamo sdraiati sull'erba, vicino il campo di palla a caccia. Io sarei dovuto andare dal dentista, ma loro non me l'avevano permesso, perchè ero difficile da sostituire come ricevitore. Il dente rumoreggiava. Un gatto strisciò diagonalmente attraverso il prato, senza che nessuno lo bombardasse. Alcuni masticavano o sfilacciavano fili d'erba. Il gatto appartenava al guardiano del campo ed era nero.
 
{{NDR|Günter Grass, ''Gatto e topo'', traduzione di Enrico Filippini, Feltrinelli Editore Milano}}